Che si tratti di negoziare lo stipendio durante un colloquio di lavoro o di chiedere un aumento di stipendio in un’azienda per la quale si lavora di tempo, una cosa è certa: praticamente a nessuno piace l’idea di discutere della propria retribuzione con l’azienda. La gestione di questa trattativa può infatti portare con sé parecchio stress, nella consapevolezza che il risultato di tale discussione potrà avere conseguenze – economiche e non solo – anche molto importanti. Ecco che allora è bene arrivare preparati a questo “appuntamento”, per affrontare questo scambio in modo efficace, senza rischiare né di svendersi o di sminuire le proprie capacità, né del resto di rovinare o persino compromettere il rapporto lavorativo. Vale infatti la pena ricordarsi che, dall’altra parte, si avrà nella maggior parte dei casi una persona assolutamente pronta ad affrontare questo discorso in modo informato e per l’appunto efficace, che in passato ha già vissuto più di una volta delle situazioni del tutto simili: il datore di lavoro stesso, il responsabile HR, il recruiter, il manager di riferimento, e via dicendo.
Vediamo quindi come negoziare lo stipendio senza fare errori, non prima però di aver dato un’occhiata a quelli che sono gli stipendi medi in Italia nel 2024: come vedremo tra poco, infatti, arrivare all’appuntamento informati è il primo fondamentale passo per negoziare la retribuzione senza sbagli.
Lo stipendio medio in Italia: dati aggiornati al 2024
Prima di vedere come negoziare lo stipendio senza fare errori è senz’altro bene osservare la situazione generale in Italia. Come è noto gli stipendi medi nel nostro Paese sono inferiori alla media europea e in generale a quella dell’Ocse: per fare solamente alcuni esempi, i nostri vicini francesi, austriaci, tedeschi e soprattutto svizzeri possono vantare stipendi decisamente più alti.
Ma a quanto ammonta lo stipendio medio in Italia? Si parla di 34mila euro anni. Più nello specifico, guardando al rapporto Ocse Taxing wages 2023, l’italiano medio – single senza figli – percepisce in media una retribuzione annua lorda di 33.855 euro.
Ovviamente è bene sottolineare che gli stipendi medi cambiano profondamente in base al ruolo coperto. In Italia la RAL media di un dirigente è infatti di poco superiore ai 100 mila euro, laddove per i quadri si parla di circa 55 mila euro. Guardando agli impiegati si parla invece di una RAL di circa 33 mila euro, che si abbassa fino a circa 26 mila euro per gli operai. Non va inoltre dimenticato il fatto che ci sono lievi ma non trascurabili differenze a livello regionale: in Lombardia, in Piemonte, in Trentino-Alto Adige, nel Lazio e in Liguria gli stipendi sono più alti che altrove, laddove invece si presentano particolarmente bassi in Basilicata.
Detto questo, vediamo come negoziare lo stipendio senza fare errori.
Come negoziare lo stipendio senza fare errori
Di fatto i consigli per negoziare lo stipendio senza fare errori sono del tutto simili che si parli della discussione durante un colloquio di lavoro o in seguito alla richiesta di un aumento di stipendio. Sono due le differenze da tenere in considerazione: nel primo caso, una gestione poco attenta della discussione potrebbe far svanire un’eventuale offerta di lavoro, la quale semplicemente non è in gioco nel secondo caso; e ancora, chi è già assunto e inserito in azienda nel discutere del proprio stipendio potrà citare il proprio contributo passato e presente al business, cosa che ovviamente non è possibile nel negoziare lo stipendio al momento del colloquio di lavoro.
Ecco in ogni caso i consigli fondamentali per negoziare lo stipendio senza fare errori:
- Raccogliere informazioni: negoziare uno stipendio non vuol dire semplicemente “chiedere di più”. Per portare a casa quanto desiderato, e per fare una bella figura, è bene partire da delle conoscenze solide e da numeri precisi. È raccomandabile quindi conoscere bene esempio la situazione salariale all’interno dell’azienda, nonché la media delle retribuzioni in Italia per quello stesso ruolo lavorativo. In altre parole, conoscere il proprio valore di mercato è fondamentale prima di iniziare una discussione di questo tipo, sia in caso di richiesta di aumento che di negoziazione in fase di colloquio.
- Impostare un salario minimo e una cifra ideale: prima di intraprendere una discussione sullo stipendio è bene impostare un limite inferiore al di sotto del quale non si intende scendere: questo è importante per avere la certezza di non vanificare l’atto stesso di discutere dello stipendio, nonché per essere sicuri di non svalutare la propria figura e il proprio operato. Tale soglia minima va decisa sia in base alla media retributiva italiana per il proprio ruolo, sia in base a un’analisi delle proprie capacità, sia infine tenendo in considerazione le proprie effettive esigenze. Sarebbe poi inoltre consigliabile avere ben in testa anche un traguardo ideale – ma realistico – al quale puntare, così da sapere chiaramente verso quale obiettivo muoversi durante la contrattazione.
- Considerare anche benefit e incentivi: per negoziare lo stipendio senza fare errori è consigliabile evitare di fermarsi unicamente sulla pura voce che sarà presente sulle future buste paga. Pensiamo al dipendente che domanda un aumento di stipendio: potrebbe uscire vincente da un appuntamento di questo tipo pur non vedendo nemmeno il più piccolo aumento in busta paga. Potrebbero infatti esserci altri concreti miglioramenti, con altri nuovi elementi nel pacchetto retributivo: l’auto aziendale, un numero maggiore di ferie pagate, la possibilità di lavorare in smart working e via dicendo.
- L’approccio giusto: infine, per negoziare lo stipendio senza fare errori, è bene adottare e mantenere l’approccio giusto. Una discussione di questo tipo fa affrontata in modo tranquillo, sereno, educato, misurato, con toni decisi ma mai aggressivi: a supportare la propria richiesta di uno stipendio più alto devono essere i numeri, i fatti, senza provare ad avere la meglio mostrandosi irriverenti o risentiti.