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CV a una pagina: quando sì e quando no

CV a una pagina: sì o no?

Finire nel mucchio dei candidati rifiutati o nel ristretto gruppo dei candidati selezionati per un primo colloquio conoscitivo: far finire il proprio curriculum vitae in una o in quell’altra fila può fare un’enorme differenza. Soprattutto nel caso in cui l’azienda in questione sia quella in cui il candidato desidera davvero lavorare per sviluppare al meglio la propria carriera professionale. E il curriculum vitae è per l’appunto lo strumento che porterà verso il primo colloquio, e quindi eventualmente verso l’assunzione e l’avvio di una collaborazione potenzialmente soddisfacente e duratura; oppure verso il rifiuto, e dunque verso altre settimane o mesi alla ricerca di un lavoro, senza alcuna certezza di poter avere un’opportunità altrettanto buona in tempi brevi. Ecco che allora è bene investire parecchio nella creazione del proprio curriculum vitae, prestando attenzione allo sviluppo di ogni singola sezione di questo cruciale documento per la ricerca di lavoro: le informazioni di contatto, il percorso formativo, l’esperienza professionale, le capacità, le certificazioni, le lingue parlate, gli hobby e via dicendo. Nella maggior parte dei casi le informazioni da inserire sono tutt’altro che poche, eppure ci sono tante persone che si impegnano per consegnare sempre e comunque un CV a una pagina, non una riga di più. Ma perché c’è questa tendenza molto diffusa? Come costruire dei curriculum su una sola pagina? E soprattutto, quando questa è una strada da percorrere, e quando invece è meglio evitarlo, creando un CV su due pagine?

CV a una pagina: perché piace?

I recruiter lo dicono da sempre: meglio evitare, quando possibile, di realizzare un curriculum vitae troppo lungo. Questo consiglio ha però scatenato irrimediabilmente le domande delle persone alla ricerca di lavoro, desiderose di conoscere la lunghezza ideale per un CV. La domanda non ha risposta: il numero di pagine che compone un curriculum dipende infatti dalle informazioni contenute, dal profilo descritto, dal tipo di impaginazione e di struttura, del tipo di immagine che si vuole dare, e così via. Quel che è certo è che, sapendo che le agenzie di selezione del personale non amano i CV particolarmente lunghi, e che i recruiter hanno spesso pochissimo tempo da dedicare per la scrematura dei curricula, in molti casi si opta per la creazione di un CV a una pagina: non a caso online abbondano i template di questo tipo (anche se il nostro consiglio è sempre quello di creare un CV personalizzato e non standard). C’è poi il fatto che il curriculum a una sola pagina si presenta meglio, tende a essere più diretto, e aiuta a esaltare le informazioni più importanti.
Ma come fare un CV a una pagina? E quando effettivamente conviene percorrere questa strada?

One-page CV: come farlo

Partiamo con il vedere come creare in modo efficace e corretto un CV a una pagina. La parola d’ordine, come si può immaginare, è sintetizzare. L’equilibrio non è tra i più difficile da individuare: da una parte non si vuole certo eliminare delle informazioni o dei dati essenziali per ambire alla posizione aperta alla quale ci si sta candidando, e dall’altra non si vuole sconfinare verso la seconda pagina. Ecco quindi qualche consiglio pratico, nel caso in cui si desideri presentare effettivamente un one-page CV:

  • Presenta solamente le informazioni di contatto necessarie: non sono poi tante le informazioni di contatto da inserire in questa sezione del CV: si parla obbligatoriamente di indirizzo e-mail e di numero telefonico. Facoltative ma caldeggiate sono altre informazioni come il profilo LinkedIn e l’indirizzo di domicilio (soprattutto nel caso in cui ci si stia candidando presso un’azienda locale). Il resto è nella maggior parte dei casi inutile;
  • Un’introduzione breve: un buon CV presenta un’introduzione breve, entro le 3 righe, senza quindi andare ad anticipare informazioni presenti nelle sezioni successive;
  • Non l’intera carriera professionale: chi in passato ha avuto esperienze lavorative che non c’entrano nulla con l’attuale ricerca, può saggiamente scegliere di ometterle, lasciando solo le esperienze coerenti con il ruolo per il quale ci si sta candidando;
  • Sezioni facoltative solo se utili: oltre alle sezioni classiche, un CV tipicamente presenta anche delle parti dedicate alle lingue, agli hobby e ad altri progetti. Chi vuole creare un CV a una pagina dovrebbe inserire queste sezioni solo se concretamente utili allo scopo;
  • Senza referenze: nel caso in cui queste non siano esplicitamente richieste nell’annuncio, non è necessario inserire le referenze nel CV;
  • La grafica può aiutare: scegliere il giusto formato e usare un font molto leggibile anche se non eccessivamente grande, infine, può aiutare a creare un CV a una pagina.

Quando fare un curriculum in una sola pagina

Abbiamo quindi visto come fare un curriculum vitae su una sola pagina. Ma quando sarebbe davvero bene optare per questa alternativa? L’one-page CV è la soluzione ideale per chi non ha molta esperienza lavorativa, e dovrebbe quindi essere il formato perfetto per i neolaureati, o per chi è entrato nel mondo del lavoro da poco tempo. Anche il ruolo per cui ci si candida deve essere preso in considerazione per capire quale tipo di CV creare: un curriculum vitae su una sola pagina è quello che ci un recruiter può legittimamente aspettarsi nel ricercare un candidato per un ruolo entry-level.

Quando evitare di fare un curriculum vitae a una pagina

Non sempre optare per un CV a una pagina è consigliabile. Potrebbe essere una scelta non ideale per chi ha più di 5 anni di esperienza, mentre solitamente diventa impercorribile per chi ha oltre 10 anni di esperienza professionale con diversi cambi di ruolo. In questi casi infatti provare a condensare il proprio profilo in una sola pagina potrebbe essere controproducente, portando il recruiter a sottovalutare il candidato: i curriculum vitae di manager, di dirigenti, di accademici, di ricercatori e vai dicendo possono tipicamente eccedere le due o le tre pagine.

Di base, peraltro, è bene capire questo. Nessun recruiter apprezza dei curricula inutilmente lunghi, ma nessuna agenzia di selezione del personale deciderà di scartare una candidatura solamente perché un curriculum presenta qualche riga di troppo. L’importante è invece presentare un curriculum vitae completo, efficace, senza errori, capace di svettare sopra agli altri: facile da dire, tutt’altro che semplice da fare. Vuoi aumentare le probabilità di essere scelto alla prossima candidatura? Richiedi il nostro servizio di revisione CV!

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