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Come farsi notare su LinkedIn: 8 consigli

Le imprese, i cacciatori di teste, le agenzie di ricerca e selezione del personale: in tutti i casi, durante un processo di reclutamento, è molto probabile che vengano utilizzati anche i social network.

Fin dall’inizio per individuare dei profili interessanti, o magari in un secondo momento, per controllare l’immagine online di candidati che hanno già risposto all’annuncio di lavoro. Tra tutti i social media, senza ombra di dubbio, quello maggiormente utilizzato durante un processo di recruiting è LinkedIn che nasce, per l’appunto, come social network per il mondo professionale.

Per chi è alla ricerca di un nuovo lavoro, quindi, è diventato essenziale capire come farsi notare su LinkedIn, per fare in modo che il proprio profilo arrivi sotto gli occhi dell’head hunter e che lo impressioni positivamente.

Quali sono le azioni e le attività da compiere per farsi notare su LinkedIn? 

Ecco i nostri consigli.

Come farsi notare su LinkedIn: le mosse giuste e gli errori da non fare

  1. Sfruttare saggiamente la sezione“Riepilogo”: se un cacciatore di teste dovesse individuare la parte più importante di un profilo LinkedIn, molto probabilmente indicherebbe la sezione “Riepilogo”, ovvero quella parte della pagina dedicata a riassumere in poche righe la figura professionale del soggetto. Si pensi al lavoro dell’head hunter: ogni giorno questi professionisti controllano decine e decine di possibili candidati e hanno quindi bisogno di trovare informazioni chiare e velocie. Ed è proprio qui, nella sezione “Riepilogo”, che chi è alla ricerca di un nuovo lavoro può mettere in evidenza i propri punti di forza, le proprie esperienze, le proprie motivazioni e via dicendo. Il riepilogo di LinkedIn, di fatto, costituisce il biglietto da visita del candidato: meglio sfruttarlo fino a fondo, elaborando un testo efficace.
  2. Postare la foto profilo giusta: è qui che si poggia lo sguardo del recruiter prima che su ogni altro elemento della pagina. Come deve essere la foto profilo per farsi notare su LinkedIn? Si dovrebbe entrare nell’ottica per cui in quell’immagine ci si dovrebbe mostrare così come ci si mostrerebbe a un colloquio di lavoro. Nessuna foto in costume, né fatte durante un party in discoteca. Ma non vanno bene nemmeno le fotografie scattate a un matrimonio. Su LinkedIn è necessario postare un’immagine contraddistinta da uno stile professionale, sobrio, con un make up leggero, senza altre persone e senza, ovviamente, il proprio animale domestico.
  3. Non dimenticare di inserire la città: i cacciatori di teste, molto spesso, selezionano i profili ricercando in città specifiche. Certo, quando si tratta di figure di livello particolarmente alto – si pensi alla ricerca dirigenti – la ricerca si espande ben oltre il livello locale, superando talvolta non solo i confini regionali, ma anche quelli nazionali. In media, però, la ricerca parte sempre a livello locale, ed è dunque premiante inserire la propria città di residenza per avere più possibilità di essere inclusi nella rosa dei papabili. Lo stesso LinkedIn, in una delle sue indagini, ha spiegato che – numeri alla mano – chi aggiunge nel proprio profilo il proprio luogo di residenza aumenta di 23 volte le possibilità di trovare un lavoro.
  4. Non sottovalutare le referenze: chi cerca di capire come farsi notare su LinkedIn dai recruiter tende a dimenticarsi il fatto che, dall’altra parte, le aziende e i cacciatori di teste sanno che quella pagina è stata scritta dall’inizio alla fine dal diretto interessato. Ecco quindi che una voce terza diventa fondamentale, per confermare le competenze e le capacità esposte. Diventa particolarmente importante, quindi, la sezione dedicata alle referenze: è bene impegnarsi per avere una serie di buone valutazioni da parte di ex colleghi, clienti, datori di lavoro.
  5. Attenzione alla formazione: soprattutto chi ha una buona esperienza professionale, e che  è uscito dal mondo della formazione da parecchi anni, tende a trascurare le sezioni dedicate agli studi scolastici e universitari. Questo accade sia sul curriculum vitae che sui social network. Ma così facendo si perdono tanti punti. Ecco quindi che, se davvero si vuole capire come farsi notare su LinkedIn dai cacciatori di teste e dai potenziali datori di lavoro, è necessario dedicare tutta la propria attenzione a questa parte, spiegando in modo chiaro e completo il proprio percorso formativo, senza dimenticare nulla. È bene inserire, in modo sintetico e ordinato, diplomi, studi universitari, master, corsi di specializzazione, nonché lingue straniere e via dicendo. Così facendo si potrà soddisfare la curiosità del recruiter, che si potrà fare un’idea piuttosto chiara del soggetto che si trova dall’altra parte dello schermo.
  6. Esporre in modo completo le esperienze professionali: è bene non essere parchi di parole nel momento in cui si è tenuti a descrivere le proprie esperienze professionali all’interno del proprio profilo LinkedIn. É dunque necessario elencare non solo le aziende con le quali si è collaborato in passato, ma anche i ruoli ricoperti, le mansioni effettivamente compiute, le responsabilità e così via. Si potrebbe pensare che alcune professioni possano essere eliminate in quanto non in linea con il lavoro ricercato, ma va sottolineato il fatto che gli head hunter potrebbero apprezzare la capacità di adattamento di un candidato che, per necessità, ha accettato di svolgere dei lavori “non in linea” con il proprio percorso successivo.
  7. Ricordarsi che LinkedIn non è un luogo statico: LinkedIn non è una lastra di pietra in cui scolpire il proprio curriculum vitae, per poi lasciarlo immutato e trascurato per anni. Si tratta pur sempre di un social network, che come tale deve essere aggiornato e tenuto vivo, in modo da permettere una visibilità maggiore al proprio profilo. Ecco quindi che, per farsi notare su LinkedIn, diventa importante tenere aggiornata la propria pagina, postando articoli interessanti, condividendo riflessioni sul proprio lavoro e via dicendo, ricordandosi sempre che si tratta di un luogo professionale.
  8. Coltivare il proprio network: come accennato, la visibilità di un profilo LinkedIn cresce insieme alla sua attività nel tempo e, soprattutto, insieme al numero di collegamenti. Con l’aumentare dei collegamenti, infatti, cresce la possibilità di entrare in contatto con la persona giusta: un potenziale datore di lavoro, un potenziale collega, un recruiter, un head hunter, o magari una persona qualsiasi che farà il tuo nome a un cacciatore di teste.

Con questi consigli dovresti aver capito un po’ di più come farti notare su LinkedIn.

Vuoi un aiuto per rendere davvero efficace il tuo profilo? Approfitta della nostra consulenza profilo LinkedIn, per avere una pagina in grado di colpire l’attenzione dei recruiter!

 

 

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