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Trade Marketing Manager: ruolo, compiti, competenze e guadagno

Il Trade Marketing Manager è una figura professionale che ricopre un ruolo determinante all’interno delle aziende che vedono la maggior parte del proprio fatturato provenire dall’export e dal commercio internazionale.

Quali sono le mansioni e le responsabilità di questo professionista? Qual’è il percorso formativo più indicato per chi vuole intraprendere una carriera in questo settore? Quanto guadagna il Trade Marketing Manager?

Le mansioni

Il Trade Marketing Manager svolge un ruolo fondamentale soprattutto nell’ambito del marketing commerciale. Tra i suoi compiti, infatti, troviamo quello di occuparsi della distribuzione dei prodotti o dei servizi che vengono proposti nel mercato da un’azienda. E scegliere i canali più profittevoli in cui inserirli.

Di sua responsabilità c’è anche l’individuazione e la definizione della strategia di marketing più indicata per l’occasione. Ogni articolo seguirà un processo di studio ed analisi specifico. In questo modo, si otterranno risultati più efficaci e mirati. Limitando, così, eventuali perdite di tempo e di denaro. 

Questo professionista si occupa anche di analizzare approfonditamente il mercato estero di riferimento in modo da individuare tutte le informazioni necessarie a incrementare la presenza del brand. E, di conseguenza, perfezionando le performance di vendita.

Analisi dei canali

L’analisi nel dettaglio dei canali di distribuzione fa parte dei compiti del Trade Marketing Manager. Effettuando uno studio approfondito dei punti di forza e di debolezza dei competitors e del mercato estero di riferimento, infatti, avrà la possibilità di individuare il target di riferimento che potrebbe essere maggiormente interessato all’acquisto dei prodotti. E, di conseguenza, si potranno perfezionare gli obiettivi di vendita.

Monitoraggio investimenti

Tra le responsabilità di questo professionista c’è anche quella di gestire e monitorare gli investimenti che riguardano il marketing commerciale. E’ fondamentale, quindi, il suo ruolo nell’individuazione del budget necessario da mettere a disposizione per una specifica strategia. E capire quale sia il suo canale di destinazione.

Collaborazione con il brand manager

Il Trade Marketing Manager, durante lo svolgimento delle sue attività, ha il compito di interfacciarsi con diversi manager appartenenti ad altri reparti dell’azienda, come il Brand Manager e il Responsabile Commerciale Estero.

Le leve del Trade Marketing

Chi ambisce ad una carriera in questo campo deve aver acquisito nel suo percorso formativo e nelle sue precedenti esperienze lavorative delle leve nel trade marketing. Ma quali sono i principi fondamentali di questa materia? Ecco di seguito i principali:

  • realizzazione di un prodotto all’altezza della situazione: sia per quel che riguarda la qualità stessa, che il packaging utilizzato per il suo confezionamento;
  • realizzazione del catalogo: la brochure con la lista degli articoli si pone come uno degli strumenti più efficaci per illustrare ad un potenziale cliente ciò che l’azienda produce;
  • promozione del prodotto, individuando la strategia di marketing più indicata in base al mercato di riferimento e al target di clientela a cui si vuole arrivare;
  • strategia di comunicazione: individuare e mettere in pratica la tattica migliore vendere un determinato articolo. Dalla grafica al packaging, dal canale di distribuzione agli slogan delle campagne promozionali;
  • logistica efficiente: per garantire una certa continuità e coerenza delle performance aziendali, è indispensabile gestire in modo appropriato la supply chain. In questo modo, infatti, i flussi della società nei confronti di distributori, mercati esteri o fornitori potranno avere la giusta coordinazione.

I benefici del Trade Marketing

L’attività di Trade Marketing può apportare dei benefici non indifferenti ad una società. Tra i più noti ci sono, ad esempio, il perfezionamento delle prestazioni di vendita ma anche un’organizzazione più efficace dei canali e dell’intera rete vendita. Non solo.

L’attenzione nei confronti di questo campo può portare anche ad un miglioramento della percezione del brand e, di conseguenza, anche una superiore distribuzione a marchio dei prodotti.

Tra i punti fondamentali che rendono il Trade così fondamentale all’interno di una società che opera con i mercati esteri riguarda la definizione di strategie di marketing promozionali. Ma anche l’identificazione degli interventi più proficui in ambito di visual merchandising, space allocation, marketing e logistica.

Operando in questi termini, risulterà più semplice alla rete vendita proporre nel modo più efficiente possibile i prodotti. E focalizzarsi sul target di clientela che potrebbe maggiormente apprezzare tali articoli. 

La formazione

Attualmente in Italia non è previsto un percorso di studi specifico per chi vuole intraprendere una carriera come Trade Marketing Manager. Tuttavia, per chi ambisce a questa specifica figura, è consigliabile seguire un percorso accademico in Scienze della Comunicazione, Economia, Marketing o Commercio Internazionale.

In seguito all’ottenimento della Laurea in questi ambiti, è consigliabile proseguire gli studi con dei master specifici che permettano di acquisire conoscenze quanto più approfondite possibili riguardo alle politiche di trade, alla redazione delle strategie di marketing e alla gestione dei budget. E, ovviamente, anche alle leve del trade marketing.

Sbocchi professionali

Quali sono i settori che richiedono maggiormente la presenza del Trade Marketing Manager tra le proprie risorse? Considerate le specifiche attività e competenze richieste a questa figura professionale, le aziende che assumono questo specifico professionista sono soprattutto quelle che fanno parte della Grande Distribuzione Organizzata o del retail. Ma, in linea di massima, tutte quelle che si occupano di produrre grandi volumi di fatturato con il commercio verso i mercati esteri.

 

Quanto guadagna il Trade Marketing Manager?

Lo stipendio medio lordo annuale di un Trade Marketing Manager nel nostro paese si aggira attorno ai 47.000 euro. L’importo, tuttavia, può variare dai 25.000 euro per le posizioni entry level fino a superare gli 80.000 euro per chi ha acquisito una grande esperienza nel settore.

Il guadagno in busta paga di questo professionista può subire delle oscillazioni che possono variare in base alle dimensioni dell’azienda. Ma anche al mercato estero assegnato, alla mole di lavoro e alla presenza o meno di collaboratori che possono aiutare nello svolgimento delle attività.

In alcune realtà lavorative, oltre allo stipendio per questa figura sono previsti anche dei benefits (come lo smartphone, il pc o l’auto aziendale) e degli incentivi economici al raggiungimento dei risultati precedentemente pattuiti con la Proprietà.

 

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