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Ricerca IT manager, un professionista prezioso per ogni azienda

Negli ultimi anni, la gestione IT è diventata centrale per ogni tipo di azienda. Fino a non molti anni fa la gestione della struttura informatica era intesa unicamente come assistenza informatica, tesa per esempio all’installazione di nuovi software, all’aggiornamento dei programmi o all’assistenza tecnica in caso di malfunzionamenti. Oggi questo panorama è cambiato drasticamente. Con l’introduzione e la diffusione di nuove tecnologie come il cloud, il big data, il machine learning e l’intelligenza artificiale, con l’aumento vertiginoso dello smart working e con l’incremento degli incidenti informatici in ambito cyber security, l’IT è diventata una aspetto primario, per le aziende di qualsiasi settore. Ecco che allora sono state introdotte nuove figure, e che figure preesistenti si sono evolute e trasformate. Tra queste c’è indubbiamente l’IT manager, un professionista cruciale che in questi ultimi anni ha conosciuto un’evoluzione velocissima delle proprie mansioni, dei propri strumenti, delle proprie responsabilità nonché dei propri rapporti con la struttura organizzativa aziendale. Oggi l’IT manager deve disporre di una visione globale dei processi dell’azienda: solo in questo modo può infatti garantire un supporto efficace. Ma quali sono i compiti e le skills di un questo professionista? E come procedere con la selezione di un IT manager per la propria azienda?

Chi si occupa della struttura informatica in azienda?

Ancora oggi ci sono piccole aziende che, al proprio interno, non contano alcun IT manager. Ecco che allora la gestione quotidiana dell’infrastruttura informatica è affidata a una risorsa interna che, tipicamente, non ha né le competenze, né gli strumenti né il tempo per garantire un buon supporto, con il supporto esterno ed eccezionale di eventuali professionisti informatici. Ma se questo approccio poteva andare bene 15 anni fa, oggi risulta totalmente sbagliato: ogni organizzazione dovrebbe contare al proprio interno un responsabile IT propriamente detto. Solo in questo modo è possibile procedere con la digitalizzazione dei processi e con il conseguimento taglio di tempi, di errori e di costi; e solo così, peraltro, è possibile alzare l’asticella della sicurezza informatica aziendale. Ma chi è, e cosa fa nel concreto l’IT manager?

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Cosa fa l’IT manager

In generale, e in estrema sintesi, è possibile definire l’IT manager come quel professionista che ha la responsabilità di prendere delle scelte oculate circa la gestione della struttura informatica e tecnologica dell’azienda. Esistono diverse tipologie di IT manager, dal CIO al CTO, passando per il CDO. In tutti i casi, si ha a che fare con l’attore principale per quanto riguarda l’evoluzione tecnologica dell’azienda: non si parla di un semplice tecnico, quanto invece di un manager che deve essere in grado di relazionarsi in modo efficace con il direttivo aziendale, mettendo le proprie competenze al servizio della crescita.

Ma di cosa si occupa l’IT manager? Ecco le sue attività principali:

  • monitoraggio continuo del sistema IT aziendale
  • pianificazione dello sviluppo dell’infrastruttura IT
  • gestione dell’eventuale team IT
  • creazione e messa in campo delle necessarie strategie di cyber security
  • indicazione delle linee guida a uso dell’intera azienda
  • gestione del budget destinato alla manutenzione e allo sviluppo dell’area IT
  • individuazione delle possibilità di crescita e delle nuove esigenze aziendali in ambito informatico
  • collaborazione con il management aziendale.

Le soft skill del responsabile dell’area IT

Si capisce quindi che, per come si è evoluta la sua figura, il manager IT deve poter vantare un’ampia gamma di competenze trasversali. Tra le soft skill più importanti c’è per esempio la leadership, trattandosi di un manager che deve saper guidare il proprio team e, più in generale, dettare le più efficaci linee guide a tutti gli utenti aziendali, in particolare per quanto riguarda gli aspetti legati alla sicurezza informatica. Ecco che allora un’altra soft skill importante è la capacità di comunicazione, nonché la capacità di negoziazione, per avere la certezza che l’azienda assegni dei budget congrui per la gestione efficace dell’infrastruttura informatica aziendale.

Le hard skill del manager IT

Ovviamente le soft skill devono essere necessariamente affiancate da una lunga lista di hard skill. Come si è anticipato, non si parla semplicemente di un tecnico; resta però il fatto che il manager IT deve vantare una mole importante di conoscenze tecniche, le quali peraltro devono essere continuamente aggiornate. Ecco che allora questo professionista deve conoscere i più comuni linguaggi di programmazione, deve essere aggiornato sulle caratteristiche dei principali pacchetti di software gestionali, deve avere ottime competenze sistemistiche. E non solo: un manager IT deve avere un’ottima base di conoscenze in ambito di sicurezza informatica, per porre le basi di efficaci strategie di cyber security, sapendo peraltro che non sono molte la aziende che possono assegnare una figura dedicata a questo aspetto estremamente delicato. E ancora, il manager IT deve avere competenze ed esperienza in ambito di sviluppo e di software engineering.

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La formazione del responsabile IT aziendale

Qual è il percorso formativo più efficace per il responsabile IT? Guardando al percorso classico, si potrebbe indicare un diploma come perito informatico, al quale dovrebbe fare seguito una laurea magistrale nel settore informatico, meglio ancora se si parla di corsi in sicurezza informatica o in scienze informatiche. Va però sottolineato il fatto che, nel campo informatico, le competenze e le conoscenze tendono a diventare molto velocemente obsolete. Ecco che allora il manager IT, come peraltro tutte le figure che operano in questo ambito, è chiamato ad aggiornare continuamente il proprio bagaglio di hard skill.

Lo stipendio del manager IT

Quanto guadagna un manager IT? Ebbene, una figura con esperienza può vantare uno stipendio medio superiore ai 40mila euro. Più nello specifico, si parla solitamente di una forbice compresa tra i 32.000 e i 50.000 euro, pur sapendo che dei manager senior che operano in aziende molto importanti – e che riconoscono alla gestione IT tutto il valore che merita – arrivano in casi eccezionali anche gli oltre 80.000 euro all’anno.

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Selezione del personale: come scegliere il manager IT

Si è capito che chi cerca un manager IT non può limitarsi a selezionare un tecnico, sapendo peraltro che dal suo operato dipenderà una parte importante del futuro aziendale. Ecco che allora è bene affidarsi a dei selezionatori specializzati, che sappiano parlare lo stesso linguaggio dei candidati: la nostra società di head hunting può contare su dei cacciatori di teste specializzati nella selezione di persone ITC. Contattaci!

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