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Un elenco di competenze trasversali

Cosa sono le competenze trasversali? E quali dovrebbero essere presenti nel tuo curriculum vitae? Negli ultimi anni, I recruiter e gli addetti alla ricerca e selezione del personale lo hanno detto più volte: le competenze trasversali, anche dette soft skill sono importanti tanto quanto lo sono le hard skill, ovvero le competenze tecniche. Questo perché non basta avere le capacità tecniche per affrontare un lavoro: è necessario avere anche qualcosa in più, delle abilità che ci permettono di portare il nostro lavoro all’azienda. Quindi, Oggi vedremo un elenco di competenze trasversali che, di caso in caso, dovrebbero essere presenti nei curricula di chi si candida in determinate posizioni. Buona lettura!

Cosa sono le competenze trasversali?

Prima di vedere l’elenco di competenze trasversali, presentiamo una breve definizione di soft skill. Sotto questa etichetta si indicano le competenze non tecniche, che si mettono quindi al fianco delle hard skill e che completano un profilo professionale. Si tratta di competenze che hanno a che fare non tanto con la sfera cognitiva, quanto invece con le inclinazioni, con le attitudini e con le predisposizioni della persona e del suo carattere. Non si tratta di capacità che possono essere misurate, né di capacità che possono essere acquisite dal nulla attraverso dei corsi. Certo, è possibile migliorare alcune delle proprie soft skill, ma in ogni caso resterà una base innata sulla quale sarà difficile intervenire.

Competenze trasversali: un elenco delle principali

1- Teamwork: per poter essere assunti in determinati contesti lavorativi, la capacità di fare lavoro di squadra è semplicemente imprescindibile. Una squadra affiatata è, infatti, un team altamente produttivo, e non è facile costruirne una di questo tipo, soprattutto se non si ha che fare con lavoratori predisposti in tal senso.

2- Time management: per alcuni ruoli il time management non ha senso d’essere richiesto. In altri casi, quando il dipendente ha ampi margini d’autonomia e, possibilmente, deve organizzare anche il lavoro altrui, si tratta invece di una competenza trasversale estremamente preziosa. Va poi sottolineato che il time management è imprescindibile per chi lavora da casa o in smart working.

3- Capacità di organizzazione: impegni, scadenze, appuntamenti, progetti da portare a termine e progetti da avviare, viaggi di lavoro e via dicendo. La capacità organizzativa è estremamente richiesta, nei più diversi settori e nelle più differenti posizioni, soprattutto a livello manageriale, ma non solo.

4- Flessibilità: come è noto, la flessibilità è una soft skill particolarmente richiesta nel moderno mercato del lavoro, dove i cambiamenti sono continui e richiedono una buona capacità di adattamento, per non rimanere spiazzati al mutare di strumenti, di mansioni e via dicendo.

5- Capacità comunicative: per comunicare con i colleghi, per rapportarsi in modo efficace con i clienti o con i fornitori, per impartire le direttive in modo corretto ed efficace al proprio team. In tutti i casi è fondamentale avere delle buone capacità comunicative. Un approccio sbagliato verso la comunicazione interna in azienda può causare enormi problemi.

6- Capacità di analisi: molte attività richiedono una buona capacità di analisi, ovvero una competenza trasversale che permette di inquadrare una soluzione e di analizzarla a fondo prima di prendere una decisione.

7- Problem solving: strettamente collegato alla capacità di analisi, il problem solving è tra le soft skill più richieste. Dopo avere analizzato il problema utilizzando la logica, è necessario essere in grado di trovare il percorso migliore – in tempi brevi – per superare l’ostacolo.

8- Multitasking: ci sono lavori in cui la capacità di svolgere più azioni nello stesso momento è di fondamentale importanza per non compromettere un’intera attività. Si tratta di una competenza trasversale poco comune.

9- Abilità interpersonali: interfacciarsi con gli altri non è solamente una questione di capacità di comunicazione. È necessario essere in grado di costruire dei rapporti solidi, nonché essere in grado di rappresentare l’azienda in modo efficace: ogni dipendente che ha contatti con clienti, fornitori e partner (e potenziali tali) è di fatto un brand ambassador dell’azienda.

10- Competenze digitali: le digital skill si pongono sia nel gruppo delle hard skill che in quello delle soft skills. Questo perché, di fatto, non basta avere una buona base di conoscenze iniziali, è necessario essere disposti a seguire il progresso delle tecnologie.

11- Affidabilità: a qualsiasi livello, in qualsiasi ruolo, un lavoratore deve avere un buon grado di affidabilità, che aumenta insieme al venir meno della supervisione. Ricadono sotto l’ombrello dell’affidabilità le singole doti di puntualità, onestà e via dicendo.

12- Capacità di ricerca: ecco una soft skill meno ricercata, ma estremamente importante in determinati campi e ruoli. Non sempre le informazioni che ci servono per lavorare sono a portata di mano: ecco allora che è necessario puntare su dipendenti in grado di trovare fonti attendibili ed estrapolare le informazioni necessarie.

13 – Empatia: il dipendente che deve lavorare con altri colleghi o che deve interfacciarsi con dei clienti deve avere un buon livello di empatia, e quindi essere in grado di mettersi nei panni degli altri, anche quando l’interlocutore ha un background culturale, professionale e personale differente.

14- Motivazione personale: mai sottovalutare l’importanza della motivazione, ovvero di quella voglia di fare che ci porta a compiere un passo in più rispetto agli altri.

15- Attenzione ai dettagli: questa è una soft skill ricercata in tanti ruoli diversi. Difficilmente, infatti, un datore di lavoro vorrà assumere un dipendente che non presta attenzione ai dettagli e che non è in grado di lavorare in modo meticoloso.

16- Creatività: ecco una soft skills che è fondamentale in certi casi, e che invece in altre situazioni ha un valore prossimo allo zero (tanto che in certe ricerche di personale è bene non fare sfoggio di nessuna inclinazione creativa). Per chi si occupa di design, di moda, di scrittura e di architettura, la creatività è una dote che non può mancare, ma può essere preziosa anche in determinati ruoli manageriali, per trovare delle soluzioni creative e per risolvere problemi atipici.

17- Intelligenza emotiva: simile all’empatia, l’intelligenza emotiva è la capacità trasversale che ci permette di comprendere e di gestire in modo efficace non solo le proprie emozioni, ma anche quelle degli altri.

18- Leadership: chi è chiamato a coordinare e organizzare il lavoro di altri dipendenti non può fare a meno di questa capacità di guidare gli altri in modo naturale ed efficace.

19- Decision making: in alcuni ruoli è necessario affrontare continuamente dei processi decisionali; per ruoli di grande responsabilità, le decisioni da prendere possono essere molto delicate. Per questo è necessario selezionare figure che sappiano prendere decisioni difficili in modo razionale e affidabile.

20- Resistenza allo stress: in molti ruoli lo stress è una componente purtroppo presente a livello quotidiano. Assumere una persona che non riesce a gestire l’ansia potrebbe quindi essere un grandissimo errore.

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