Non trovo lavoro! Quante persone oggi ripetono questa frase almeno due o tre volte al giorno? Tante, tantissime: la disoccupazione in Italia si aggira intorno al 10%, con il tasso dei senza lavoro che raggiunge la soglia del 30%. Dunque sì, “non trovo lavoro” è un’esclamazione molto diffusa. Ma quali sono i motivi?
Certo, la disoccupazione è una componente cronica della nostra società, e della società italiana in particolare. E sì, l’attuale crisi sanitaria ed economica ha peggiorato in modo consistente la situazione. È però anche vero che, spesso, a peggiorare la situazione dei singoli individui sono anche i tanti piccoli e grandi errori che si fanno durante la ricerca di una nuova occupazione.
Vediamo, quindi, quelli che sono a nostro avviso i 20 più comuni errori di chi sta cercando una nuova occupazione.
Non trovo lavoro: ecco 20 errori da evitare
Errori nel CV
Tra i primi fattori che compromettono la ricerca di un nuovo lavoro ci sono sicuramente i tanti errori che affollano i curricula dei candidati. Parliamo quindi di errori di battitura e di veri e propri svarioni grammaticali, che immancabilmente vanno a rovinare la presentazione: per questo motivo è essenziale creare un curriculum vitae efficace, scevro da errori, di modo da non venire esclusi per delle banalità.
Niente profilo LinkedIn
LinkedIn è una piattaforma sempre più utilizzata dagli head hunter. Non si può quindi dire “non capisco perché non trovo lavoro” se non si ha un profilo LinkedIn completo e aggiornato, così da attirare la curiosità dei recruiter e delle aziende.
Lettera di presentazione
Ancora oggi troppi candidati, in risposta a un annuncio di lavoro, inviano un’email pressoché vuota, limitandosi ad allegare il cv. Molto, molto meglio creare invece una lettera di presentazione ad hoc, capace di ottimizzare la candidatura.
Atteggiamento durante il colloquio
Spesso a compromettere la candidatura del candidato è il suo atteggiamento durante il colloquio di lavoro: è bene mostrarsi interessati, curiosi e propositivi, facendo quindi capire al selezionatore che si desidera davvero quel posto.
Pessimismo
Non di rado chi è alla ricerca di una nuova occupazione, dopo le prime settimane, tende a perdere l’ottimismo e l’entusiasmo iniziali. Questo però si riflette sulla qualità della propria ricerca: è bene non lasciarsi abbattere, continuando a essere positivi e fiduciosi. Domandarsi perché non trovo lavoro è un bene, abbattersi invece non aiuta affatto!
Poca flessibilità
Le aziende cercano flessibilità, e i candidati che non sono disposti a garantirla vengono spesso messi in secondo piano.
Network assente
Avere un network ampio e attivo è fondamentale per trovare lavoro in tempi rapidi: il passaparola è infatti ancora oggi uno dei migliori mezzi per venire a conoscenza di una particolare offerta oppure, per le aziende, di un particolare professionista.
Presenza online non idonea
Molte persone che non trovano lavoro possono ricondurre buona parte del proprio insuccesso nella mancanza di una buona presenza online. Cosa trovano gli head hunter quando digitano su Google il tuo nome? Quali informazioni possono individuare sul tuo conto? Di certo è bene impegnarsi affinché quella prima impressione sia assolutamente positiva.
Pretese eccessive
Spesso, dopo un lungo periodo di ricerca di una nuova occupazione, è bene ridimensionare le proprie pretese. C’è chi si concentra solo sul “ruolo della vita”, chi ambisce stipendi troppo alti, chi vorrebbe il lavoro sotto casa. Perché non trovo lavoro? Di frequente sono le nostre stesse pretese eccessive a negarci una nuova occupazione.
Annunci di lavoro sbagliati
Mai rispondere agli annunci di lavoro che non c’entrano nulla o poco con le proprie competenze: sarebbe solo una perdita di tempo, nonché una fonte di nuove e inutili delusioni!
Competenze mancanti
Per chi non trova un nuovo lavoro, molto spesso il problema è a monte, ed è quindi relativo a una mancanza di competenze: in tal caso è bene individuare le lacune e colmarle, in campo digitale, linguistico e così via.
Sempre lo stesso CV
Perchè non trovo lavoro? Forse non ti stai impegnando sufficientemente nella creazione delle candidatura: un errore molto diffuso è quello di mandare sempre il medesimo cv, in risposta a qualsiasi annuncio di lavoro. Il curriculum vitae andrebbe però ottimizzato di volta in volta, in base alle richieste specifiche dell’annuncio di lavoro!
Poche candidature
Non esiste di certo un numero esatto, ma una cosa è sicura: chi manda pochissime candidature non può che ridurre le proprie probabilità di trovare un’occupazione in tempi brevi. È bene quindi sforzarsi di più, cercando annunci di lavoro sui portali d’aggregazione, sui siti delle singole aziende, sui quelli delle agenzie di selezione del personale, sui quotidiani locali e via dicendo.
Troppe candidature
C’è anche il problema opposto: chi manda troppe candidature finisce per non concentrarsi sufficientemente su ogni singola candidatura, finendo magari per “bruciare” l’occasione giusta per un’insufficiente cura della propria presentazione.
Zero spiegazioni sulla disoccupazione
Chi ha alle proprie spalle un lungo periodo di disoccupazione dovrebbe spiegare, nella lettera di presentazione o in sede di colloquio, la motivazione di questa lunga pausa, di modo da non fare pesare negativamente questo aspetto sulla propria candidatura.
Nessuno studio dell’azienda
Prima di candidarsi presso un’azienda, se possibile, è sempre bene raccogliere informazioni sull’organizzazione, sui prodotti principali, sulla filosofia aziendale e via dicendo, di modo da toccare i tasti giusti nel cv e nella lettera di presentazione. Questa operazione va poi ripetuta e approfondita nell’eventualità di un colloquio di selezione.
Mancanza di referenze
Le referenze dei passati datori di lavoro e colleghi possono essere utili per spianare la via verso una nuova occupazione. Perché non assicurarsene alcune?
Personal brand poco curato
Chi è alla ricerca di un nuovo lavoro dovrebbe dedicare del tempo alla cura del proprio personal branding. Sui social network, sul proprio sito web, tra i propri colleghi, all’interno del proprio settore: è bene capire quali sono i propri punti di forza e promuoverli, di modo da essere distinto e riconoscibile.
Email non professionale
Un errore davvero banale, ma molto diffuso: tantissime persone che vogliono trovare un lavoro mandano i cv con degli indirizzi email creati magari in gioventù, tutt’altro che professionali.
Non il lavoro giusto
Tante persone ripetono da mesi e mesi “non trovo lavoro”. E se le candidature fossero tutte rivolte verso un lavoro o un settore fondamentalmente inadatto in base alle proprie skills, attitudini e passioni? In tal caso una consulenza di carriera potrebbe cambiare diametralmente la situazione!
Perché non trovo lavoro? Le tempistiche
Quali sono le tempistiche normali per trovare una nuova occupazione? In generale, non si tratta di un’attività particolarmente veloce. Certo, c’è chi riesce a trovare un nuovo lavoro nel giro di pochi giorni e, persino, chi viene assunto già alla prima candidatura. I fattori in gioco sono tanti, e sì, anche un pizzico di fortuna per fare in modo che quell’azienda cerchi esattamente quel profilo in quel periodo, può fare indubbiamente comodo. In realtà, nella maggior parte dei casi, la ricerca di un nuovo lavoro dura di più, settimane e persino mesi. Nel caso dei profili con un certo livello di seniority, non è per nulla sorprendente trovarsi di fronte a tempi di attesa di 6, 8 e, addirittura, di 12 mesi: in questi casi, infatti, sarà lo stesso candidato a valutare attentamente le diverse offerte.
Questo per dire, insomma, che è del tutto normale impiegare delle settimane per trovare un nuovo lavoro e che quindi non bisogna né disperare, né lasciarsi prendere dalla frustrazione.
Non trovo lavoro, cosa fare? Meglio rivedere il curriculum vitae
Perché non trovo lavoro? Spesso il colpevole è proprio lo strumento che più degli altri ci dovrebbe aiutare, ovvero il curriculum vitae. Questo pochi fogli sono infatti il nostro biglietto da visita sul mercato del lavoro e basta qualche piccolo errore per ridurre in modo significativo le probabilità di essere selezionati. Gli errori in questione possono essere i più diversi: consideriamo il fatto che il selezionatore, per la scrematura preliminare del cv, non può che dedicare pochi secondi per ogni candidato, partendo dal presupposto che per ogni annuncio di lavoro si possono ricevere decine, se non centinaia, di cv. Ecco allora che un cv troppo lungo o con una struttura poco intuitiva può finire direttamente nel cestino. Un errore grammaticale o di battitura, inoltre, può essere interpretato come sintomo di disinteresse o di disattenzione; e ancora, certe volte i candidati usano un lessico troppo tecnico, troppo gergale. Va poi sottolineata l’importanza di allegare una lettera di presentazione al cv, per intercettare subito l’interesse del selezionatore.
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Non trovo lavoro: la performance al colloquio di lavoro
Una volta presentato un buon curriculum vitae si possono avere ottime probabilità di essere invitati a un colloquio di lavoro. Questa è sicuramente un’ottima cosa, poiché significa che il cv è stato efficace: ora è importante confermare la buona prima impressione e convincere il selezionatore di essere la persona giusta per quel lavoro. Purtroppo, però, molti candidati affrontano il colloquio di lavoro con l’approccio sbagliato o con una tecnica inadatta. C’è chi arriva a questo importante incontro con troppo stress, il che porta a rispondere in modo poco appropriato o completo alle domande poste o persino a essere poco chiari. C’è chi si presenta al colloquio con un abbigliamento sbagliato, troppo o troppo poco formale, nonché chi fa il clamoroso errore di arrivare in ritardo, non avendo trovato in tempo l’indirizzo giusto. C’è poi chi, non conoscendo le domande più comuni che si tengono ai colloqui di lavoro, non è in grado di rispondere in modo soddisfacente, come al contrario chi si presenta con delle risposte “imparate a memoria”, facendo, dunque, una cattiva impressione al selezionatore.
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Non riesci a trovare lavoro? Forse è una questione di competenze
Spesso, come abbiamo visto, a frenare la ricerca di lavoro sono gli strumenti indispensabili per questa attività, che non vengono usati nel modo corretto: il cv, la lettera di presentazione, ma anche il colloquio di lavoro e il profilo LinkedIn. Talvolta, però, il problema non sta in questi strumenti, quanto invece nelle proprie competenze: spesso infatti i candidati si presentano per delle posizioni di lavoro che in realtà non sono in linea con il loro percorso professionale o di studi. È quindi bene selezionare solamente gli annunci di lavoro per i quali effettivamente si hanno delle chance e impegnarsi al massimo per presentare una candidatura di valore. È molto meglio rispondere a un numero ridotto di annunci di lavoro “idonei” e con gli strumenti usati nel modo giusto, piuttosto che rispondere a decine di annunci in un giorno, in modo distratto e senza usare correttamente gli strumenti a propria disposizione!
Perché non trovo lavoro? Forse devi stai puntando alle posizione errate, o magari le tue competenze vanno aggiornate!
Impostare al meglio la propria carriera lavorativa
Perché non trovo lavoro? Spesso questo accade perché si è sbagliato a impostare la propria carriera professionale. Forse stai cercando un lavoro per il quale non hai più la giusta motivazione, cosa che si riflette poi a livello di curriculum vitae, di lettera di presentazione e di colloquio di lavoro. Magari stai puntando in un settore o in un ruolo che si è trasformato nel tempo, che si è evoluto, e per il quale tu non presenti le carte in regola. Anche l’impostazione della propria carriera, dalle motivazioni agli obiettivi, per arrivare alle competenze, ha un ruolo importante nella ricerca del lavoro. Hai dei dubbi sulla tua carriera professionale e vuoi un aiuto per re-impostare il tuo percorso? Contatta uno dei nostri career coach, per una consulenza di carriera!