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Recruiting gamification: i vantaggi del gioco durante la selezione del personale

Il processo di ricerca e selezione del personale è molto delicato. Non è  semplice scoprire quella che è la vera personalità del candidato e raccogliere tutte le informazioni necessarie per valutarne il profilo. Per questo non deve stupire che gli specialisti di selezione del personale siano alla continua ricerca di nuovi approcci per render il processo di reclutamento più efficace. Tra questi nuovi metodi c’è la recruiting gamification, una tecnica usata da un numero crescente di aziende, sull’esempio di Marriot, L’Orèal, Siemens e Google. Ma cosa rappresenta nel concreto la gamification nel mondo della selezione del personale? E come può aiutare i recruiter e i cacciatori di teste a individuare  i candidati migliori?

Recruiting gamification: che cos’è?

La gamification è entrata a far parte delle attività tipiche del recruiting 4.0, ma sono ancora tante le persone che non sanno di cosa si tratti. In italiano potrebbe essere tradotto come ‘il gioco della selezione’, introdotto per aiutare i selezionatori a valutare in modo efficace i candidati.

Nel concreto si tratta di un gioco – solitamente online, su una piattaforma apposita – che vede i candidati alle prese con quiz, sfide, test e minigiochi,  tesi a fornire al recruiter una nutrita serie di informazioni e di parametri oggettivi riguardanti le soft skill dei partecipanti. Con questi ‘giochi’ è possibile valutare la creatività delle persone, la loro capacità di problem solving, la loro capacità di reazione e via dicendo.

Gli strumenti tipici della recruiting gamification vengono utilizzati nelle fasi preliminari del processo di selezione del personale per  agevolare il successivo lavoro del cacciatore di teste o dell’HR manager. Vediamo i principali motivi che possono spingere  all’adozione di tecniche e strumenti di recruiting gamification.

Perché sfruttare la gamification nella selezione del personale

  • La recruiting gamification può essere preziosa per slegare il processo preliminare di selezione dalla fredda valutazione del curriculum vitae, fornendo fin da subito una visione oggettiva e affidabile sul potenziale dei vari candidati

 

  • Si parla di una piattaforma automatizzata che compie una prima scrematura– o una seconda scrematura, in base all’utilizzo di altri algoritmi di preselezione – e permette di risparmiare tempo e risorse. I recruiter possono così dedicarsi alla seconda e più delicata fase di selezione, aumentando le possibilità di individuare il candidato migliore.

 

  • L’utilizzo della recruiting gamification permette di valutare un numero potenzialmente infinito di candidati: sarà infatti la piattaforma a svolgere il ‘grosso’ del lavoro, presentando dei dati affidabili in base alla quale i selezionatori potranno decidere quante persone far passare allo step successivo, e quindi ai colloqui di lavoro.

 

  • L’utilizzo di giochi interattivi durante la selezione aumenta l’engagement dei candidati con effetti immediatamente positivi per l’azienda. Non si può infatti trascurare la grande differenza che esiste tra il limitarsi a inviare un curriculum vitae via email e il prendere parte a una sessione di gamification pianificata per l’occasione.

 

  • La recruiting gamification permette di raggiungere i risultati sperati in tempi molti brevi. Le piattaforme usate possono esaminare numeri altissimi di candidati in periodi di tempo ristretti, così da poter fornire dei dati utili molto rapidamente e poter dedicare ore e risorse ai candidati più promettenti e maggiormente in linea con l’azienda.

 

  • La gamification prevede l’inserimento del gioco in un contesto che tendenzialmente è vissuto con stress e nervosismo. La recruiting gamification è l’ideale per mettere a proprio agio i candidati, abbassando il livello di ansia tipico di questi passaggi.

 

  • Non va dimenticato il fatto che i Millennials si comportano in maniera molto diversa rispetto alle generazioni precedenti. La loro vita in simbiosi con i dispositivi tecnologici rende utile l’ausilio di strumenti di gamification durante la selezione del personale, di modo da scovare le reali skill di queste persone.

 

  • La recruiting gamification è una nuova tecnica di selezione, usata da alcune delle più grandi e innovative aziende sul panorama internazionale. Usare questi strumenti e queste tecniche può essere visto come un modo per rafforzare l’immagine dell’azienda, e quindi come un passaggio chiave nella strategia di employer branding, preziosa per attirare i migliori talenti.

 

  • Molte indagini recenti hanno dimostrato come il colloquio di lavoro classico non può che portare a un’efficacia piuttosto bassa. Per questo motivo i migliori head hunter hanno messo a punto domande, test e approcci innovativi, per non dare ai candidati l’opportunità di rispondere con frasi imparate a memoria. La recruiting gamification si pone in questa direzione, per individuare il valore autentico dei candidati.

 

La società di head hunting Adami & Associati può contare su esperti cacciatori di teste e su strumenti innovativi per supportare al meglio la ricerca di alti profili, valutando caratteristiche professionali e personali dei migliori candidati per la vostra azienda. Scriveteci la vostra richiesta: un nostro consulente vi contatterà in meno di 24 ore per indirizzarvi verso l’head hunter più adatto.

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