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Lettera motivazionale: 10 errori da non fare

L’abbiamo già sottolineato altre volte: per formulare una candidatura efficace, per aumentare le possibilità di essere convocati per un colloquio di lavoro, il curriculum vitae dovrebbe essere accompagnato da una lettera di presentazione appositamente scritta, sia nel caso delle risposte a degli annunci di lavoro, sia nel caso di autocandidature spontanee. Ma se è certo che scrivere una lettera di questo tipo può fare la differenza, è anche vero che realizzarne una efficace potrebbe risultare ancora più difficile dello scrivere un buon cv. Le possibili trappole sono infatti tante: vediamo gli errori da non fare nella lettera motivazionale.

Lettera motivazionale: 10 errori da evitare

1- Una lettera di presentazione troppo lunga

La brevità deve essere sempre tenuta in considerazione quando si prepara la propria candidatura, sia per quanto riguarda la creazione del curriculum vitae, sia per quanto riguarda la stesura delle lettera di presentazione. Ecco che allora il primo errore per una lettera motivazionale è proprio la lunghezza eccessiva: un limite di riferimento da tenere a mente può essere quello di circa 200-300 parole, così da avere lo spazio necessario per indicare i proprio punti di forza, senza però rischiare di rubare troppo tempo al cacciatore di teste.

2- Una copia del curriculum vitae

Il secondo tra i più comuni errori nella lettera motivazionale è quello di scambiare quest’ultima per una sintesi del proprio curriculum vitae. La nostra agenzia di ricerca e selezione del personale ha ricevuto migliaia di lettere di presentazione di questo tipo, le quali sono però del tutto inutili: la lettera motivazionale deve portare qualcosa in più, qualcosa di diverso. Non ha alcun senso presentare una sintesi del cv, un documento che peraltro per sua natura è già sintetico e schematico al massimo.

3- Dimenticarsi del datore di lavoro

Non ci sono dubbi, al centro della lettera di presentazione deve esserci il candidato. Ma questo non significa che tutta l’attenzione debba andare verso il soggetto del testo. Nel creare la lettera motivazionale è infatti bene pensare anche al potenziale datore di lavoro, e quindi alle esigenze dell’azienda, che dovrà decidere se assumere o meno: il consiglio è quindi quello di pensare anche a questo aspetto, spiegando i motivi per i quali si potrebbe essere il candidato ideale per quella posizione, partendo anche dal punto di vista dell’azienda.

4- E la presentazione?

Come è noto la lettera motivazionale viene anche chiamata “di presentazione”. Ecco che allora non può mancare la presentazione vera e propria, la quale deve essere all’inizio del testo, per introdurre la propria figura agli occhi di chi, al 99% delle probabilità, non ha mai sentito parlare di noi. Ma questo non significa affatto che una lettera motivazionale debba obbligatoriamente iniziare con la formula “Sono Pinco Pallino”: è possibile introdurre la propria persona e le proprie professionalità in modo più creativo ed efficace, per differenziare la propria presentazione dalle altre.

5- Troppa attenzione agli studi

Non di rado, tra gli errori nelle lettere motivazionali, c’è il fatto di soffermarsi eccessivamente sul proprio percorso di studi, andando quindi a narrare gli studi che hanno portato al diploma, il corso di laurea breve, il corso di laurea magistrale ed eventualmente il master. Ma a che pro dedicare tanto spazio alla formazione, che è peraltro riportata perfettamente anche nel cv? Meglio dedicare più spazio alle proprie esperienze lavorative, poggiando eventualmente su quello che si è imparato durante i periodi di tirocinio o di volontariato, sottolineando le competenze acquisite.

6- Una lettera motivazionale troppo formale

Si potrebbe pensare che, essendo una lettera di presentazione indirizzata a un selezionatore che non si conosce, il testo debba essere estremamente formale. In realtà l’eccesso di formalità in questo come in altri casi può giocare a sfavore, andando a togliere ogni naturalezza e ogni trasporto dal testo: meglio quindi evitare costrutti come “desidero comunicarLe” oppure “Vostra sede”. Il testo deve essere attento e curato, ma non congelato e artificioso.

7- Errori grammaticali nella lettera motivazionale

Tra i più comuni errori nella lettera motivazionale ci sono ovviamente anche loro, gli errori grammaticali. Come è noto l’errore di battitura o il refuso scappano a tutti, anche agli scrittori più esperti o attenti: l’unico modo per accertarsi che il testo finale sia corretto è quindi quello di controllarlo più volte. Per avere la certezza che non siano presenti strafalcioni nel testo, il consiglio è quello di rileggerlo almeno tre volte, meglio se distanziando di qualche ora – meglio ancora il giorno dopo – la terza e finale rilettura. E può ovviamente aiutare tantissimo far leggere il testo a qualcun altro, per avere due occhi in più e una seconda opinione!

8- Lettere di presentazione non personalizzate

La lettera motivazionale, così come il curriculum vitae, dovrebbe essere personalizzata per ogni diversa candidatura. Questo perché le aziende non sono tutte uguali, così come non lo sono i ruoli verso i quali ci si candida: di volta in volta ci sono diversi aspetti da considerare, differenti punti di forza da mettere in luce, e via dicendo. Ecco che, allora, il consiglio è quello di personalizzare la propria lettera di presentazione tutte le volte in cui la si utilizza, evitando il semplice copia e incolla.

9- Una lettera motivazionale troppo modesta

Capita molto spesso di leggere delle lettere motivazionali scritte evidentemente da persone fin troppo modeste, che quindi presentano le proprie capacità senza però riuscire a metterle in evidenza o senza dare loro il peso che meritano. E ancora, spesso nelle lettere di presentazione di questo tipo ci si trova di fronte a giustificazioni e frasi del tipo “indubbiamente ci saranno candidati con più esperienza” oppure “probabilmente non sono il lavoratore più qualificato”: tutti questi elementi devono essere lasciati fuori dalla lettera motivazionale, che deve essere sempre positiva.

10- Troppa hybris

Non essere eccessivamente modesti non equivale a esagerare. Meglio non essere oltremisura orgogliosi o tracotanti, per non infastidire il selezionatore oppure per non caricare troppo un’immagine che poi, al momento del colloquio di lavoro, risulterà pericolosamente diversa.

Questi sono gli errori da lettera motivazionale che devi assolutamente evitare per rendere più efficace la tua prossima candidatura: buon lavoro!

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