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Come calcolare lo stipendio netto?

Non sono poche le persone che, durante la ricerca di un nuovo lavoro, si trovano a domandarsi come calcolare lo stipendio netto. E in futuro saranno probabilmente molte di più, perché saranno di più le aziende e le agenzie di ricerca e selezione del personale che inseriranno negli annunci di lavoro pubblicati online e offline la RAL, ovvero la retribuzione annua lorda. Può infatti essere utile ricordare che dal Parlamento Europeo è in arrivo l’obbligo per le aziende id inserire la RAL negli annunci: la normativa a cui facciamo riferimento è la Legge n. 2023/970 che diventerà realtà per tutti gli Stati Membri entro il 7 giugno del 2026. Occhio: negli annunci di lavoro non verrà indicato il netto, quanto invece la RAL, obbligando gli interessati a calcolare lo stipendio netto proposto per quella posizione. Oggi vedremo una guida per convertire lo stipendio lordo in netto, non prima però di aver spiegato il significato di RAL e di aver indicato tutti i fattori che influenzano lo stipendio finale che un dipendente percepisce.

Lo stipendio medio in Italia

Tipicamente l’esigenza di calcolare lo stipendio netto arriva proprio durante la ricerca di un nuovo lavoro, a livello di lettura di un annuncio o magari dopo un colloquio di lavoro, durante il quale il recruiter potrebbe indicare ai candidati il RAL proposto all’eventuale assunzione. A quel punto calcolare lo stipendio netto non è una questione di pura curiosità: individuare la cifra che si troverebbe in busta paga nel caso si venisse selezionati – e si accettasse la posizione – è essenziale per capire l’effettiva attrattività di quella posizione, insieme a fattori come possibilità di carriera, flessibilità, work life balance, benefit, formazione e via dicendo. La cifra risultante andrà comparata con le proprie effettive aspettative, con le proprie esigenze nonché con gli stipendi medi di riferimento per quel determinato ruolo. È per esempio noto che la RAL media in Italia si aggira intorno ai 30.000 euro, con uno stipendio netto medio – su 13 mensilità – che è di poco più di 1.500 euro per gli operai e di circa 1.800 euro per gli impiegati, per arrivare alla media di 4.500 euro netti per i dirigenti.

Vediamo quindi ora le basi teoriche necessari per calcolare lo stipendio netto!

Dal RAL allo stipendio netto: i termini da conoscere

Calcolare lo stipendio netto di una posizione a partire dalla RAL non è difficile. È però necessario capire bene il significato dei vari elementi in gioco, ovvero dei più importanti vocaboli relativi alla retribuzione che si trovano nei documenti di assunzione nonché nelle successive ed eventuali buste paga. Iniziamo quindi dal significato di RAL e procediamo con gli altri elementi:

  • RAL: questo è l’acronimo di Retribuzione Annua Lorda, a indicare per l’appunto l’importo complessivo che il datore di lavoro propone al dipendente. Quello che è necessario afferrare fin da subito è che la RAL comprende non solo ognuna delle retribuzioni mensili a sua volta lorde previste per il lavoratore dipendente, ma anche eventuali tredicesime e quattordicesime, nonché le trattenute IRPEF, e ancora, le ritenute assistenziali e previdenziali. A restare esclusi dalla RAL sono invece gli eventuali bonus esentasse previsti dalla strategia di welfare aziendale, quali per esempio i fringe benefit: questi vanno a rendere la proposta di lavoro più allettante senza aumentare la RAL.
  • Stipendio lordo: con questo termine si indica una delle parti più importanti della già vista RAl, ovvero la retribuzione mensile al suo lordo, comprensiva cioè di contributi e tasse;
  • Stipendio netto: qui abbiamo l’importo effettivo guadagnato da un lavoratore, ovvero la cifra che si ritroverà nel bonifico mensile effettivamente versato dall’azienda al dipendente;
  • Contributi: i contributi vanno a ingrossare la RAL, ma non finiscono direttamente nelle mani del lavoratore, andando invece ad alimentare le casse di INPS e INAIL, a fini pensionistici e assistenziali;
  • Tasse: come si è visto sopra lo stipendio lordo, e di conseguenza anche la RAL, comprendono oltre ai contributi anche le tasse. Si tratta di cifre corrisposte dal datore di lavoro direttamente allo Stato come pagamento per determinati servizi statali;

Come calcolare lo stipendio netto

A questo punto è possibile capire come calcolare lo stipendio netto, e più nello specifico comprendere la cifra risultante. È bene sottolinearlo: il calcolo dello stipendio netto preciso a partire dal lordo è complesso, un compito che richiede le competenze e le conoscenze di consulenti del lavoro o commercialisti. Il candidato che sta cercando un lavoro e che dalla RAL vuol ricavare il proprio stipendio netto può però rivolgersi a uno dei tanti strumenti disponibili online, sapendo che questi – per avere uno stima il più possibile accurata – non si limiteranno a domandare solamente il RAL. No, perché ci sono altri fattori che vanno a determinare lo stipendio medio finale a partire dal lordo annuo. Parliamo di:

  • Il numero di mensilità: quanti mensilità sono previste nel contratto? Questo dato è fondamentale per capire come suddividere la RAL, se per 12, 13 o 14 mensilità previste.
  • Il numero di ore lavorate: ogni contratto prevede un numero di giorni lavorativi, di ore settimanali, di ferie e via dicendo, dati che influiscono grandemente sullo stipendio netto finale.
  • La Regione: diverse regioni possono determinare uno stipendio netto differente, poiché al variare della località di residenza muta l’IRPEF, ovvero l’imposta sul reddito delle persone fisiche. È una voce che influisce poco, ma non può essere trascurata.
  • I figli a carico e la relativa età: sullo stipendio netto percepito in busta ha un peso anche la presenza di figli a carico e la loro età;
  • Il coniuge occupato o meno: se nel nucleo famigliare è presente un coniuge con o senza stipendio può variare – a certe condizioni – lo stipendio netto percepito.

Tenendo in considerazione tutti questi fattori, con gli appositi tool online è possibile calcolare lo stipendio netto a partire dalla RAL con un buon grado adi accuratezza. Così facendo, leggendo la RAL espressa in un annuncio di lavoro, potrai avere un’indicazione in più per capire se farti avanti o meno, sapendo che ogni candidatura merita attenzione!

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