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Senza laurea e con un lavoro perfetto? Lo dice Elon Musk

“Senza un pezzo di carta non si va da nessuna parte.”

Questo è un mantra che è stato ripetuto per anni, anzi, per decenni ai giovani studenti per invogliarli durante il loro percorso di studi. Per molto tempo il pezzo di carta fondamentale è stato il diploma di maturità; negli ultimi anni, sempre di più, il minimo indispensabile è diventato molto spesso un altro diploma, quello di laurea. 

Senza laurea, infatti, si resta automaticamente esclusi da una gamma molto ampia di lavori. Non è un caso se il dato relativo ai laureati in Italia è andato via via aumentando, pur rimanendo al di sotto del  livello medio europeo.

Nel nostro Paese, prendendo in considerazione i 25-64enni, si scopre che solamente il 19,3% risulta laureato, di contro al 32,3% europeo. Certo, i giovani sono più istruiti: il 75% (pari al 9% dei 25-34enni) possiede come minimo un diploma di maturità, dato che scende invece al 47,9% per i 60-64enni. L’obiettivo relativo all’istruzione della Strategia Europa 2020 avrebbe previsto un raggiungimento della quota 40% relativa ai 30-34enni in possesso di laurea, risultato ampiamente raggiunto da Francia, Regno Unito e Spagna, ma non dall’Italia, dove si parla solo del 27,8%.

Se dunque sono sempre di più gli annunci di lavoro che inseriscono tra i prerequisiti fondamentali un titolo di laurea, triennale o specialistica, sono ancora tanti gli italiani che cercano un lavoro senza laurea.

Non c’è dubbio: per chi non ha in mano un diploma di laurea è più difficoltoso puntare a ruoli con retribuzioni alte e importanti livelli di responsabilità. Difficile, ma non impossibile. A dimostrarlo in modo eccezionale è Elon Musk, il famoso patron di Tesla.

Lavorare in Tesla? Si può anche senza laurea, parola di Elon Musk

Tesla è una delle aziende più innovative e all’avanguardia del mondo: è da questa impresa che è stato dato un impulso senza precedenti alla mobilità elettrica.

Fondata nel 2003 da Elon Musk, JB Straubel, Martin Eberhard, Marc Tarpenning e Ian Wright, è il sogno di molti ingegneri, che farebbero carte false per farsi prendere in considerazione dagli head hunter che collaborano per Musk e compagni.

Proprio Elon Musk, negli ultimi anni, è salito alle cronache per le sue stravaganti strategie usate durante la selezione del personale, con colloqui farciti con domande totalmente spiazzanti, tranelli e indovinelli impossibili.

L’attenzione, questa volta, è stata attirata da una nuova campagna di assunzione lanciata dall’impresa californiana: tutto è nato da un tweet dello stesso Musk. Qui si leggeva nello specifico che “in Tesla utilizzare l’intelligenza artificiale per consentire la guida autonoma non è solo la ciliegina sulla torta, è la torta stessa”.

Nell’annuncio di lavoro, quindi, non venivano elencati particolari requisiti minimi relativi al livello di istruzione: il plurimiliardario, attraverso questo stravagante annuncio di lavoro via Twitter, sottolineava di fatto solo l’importanza di conoscere alla perfezione il mondo dell’intelligenza artificiale.

Non poteva mancare, ovviamente, una discussione sul reale significato dell’annuncio di lavoro nei commenti al tweet, con un utente che, tra le altre cose, ha chiesto a Musk – sarcasticamente – se questo avesse trovato anche il tempo di conseguire un dottorato di ricerca in intelligenza artificiale. E sta qui la precisazione di Musk, che ha fatto tanto parlare chi si occupa di ricerca e selezione del personale – e non solo loro.

L’imprenditore sudafricano ha infatti risposto spiegando che “un dottorato di ricerca non è assolutamente necessario. Tutto ciò che conta è una profonda comprensione dell’intelligenza artificiale e la capacità di implementare le reti neurali in modo che sia effettivamente utile” lasciando così intendere che, in effetti, per lavorare in Tesla intorno a delle applicazioni AI non sia necessario nessun dottorato specifico.

Ma la bomba è arrivata poco dopo, con l’affermazione “non importa nemmeno che tu sia diplomato”. L’ennesima provocazione dell’istrionico inventore?

È davvero possibile essere presi in considerazione dai recruiter Tesla, senza laurea, o persino senza diploma? Per avere un bagliore di risposta può essere utile provare a fare i primi passi del processo di selezione impostato da Tesla: nella pagina online dedicata alla candidatura c’è infatti un passo molto interessante che sposta ulteriormente il focus.

Lì si domanda infatti al candidato “quale lavoro eccezionale hai già svolto?” Insomma i recruiter Tesla non cercano un diploma di laurea, cercano l’eccezionalità. E non è tutto qui: sempre nella stessa pagina viene sottolineato il fatto che i candidati dovranno superare molti test di coding. Quindi sì, concettualmente è possibile candidarsi, e persino essere assunti da Tesla, senza laurea; allo stesso tempo, è però necessario poter vantare delle doti e delle capacità tipiche dei laureati più brillanti.

Può essere interessante, a questo punto, spostarsi dal mondo di Elon Musk a quello “normale”, per visionare quelli che sono i lavori senza laurea più ambiti.

I lavori migliori (più retribuiti) senza università

Esistono diverse scale di valore per capire quali sono i lavori migliori. Indubbiamente, tra le più usate, c’è quella che prende in considerazione i salari. In effetti, esistono diversi lavori che possono essere svolti senza un diploma di laurea.

Si pensi, per esempio, alla figura del web developer: molte aziende preferiscono degli sviluppatori con una laurea in informatica ma, trattandosi di una figura piuttosto recente, non si contano i web developer che, alle proprie spalle, possano contare solo su un diploma tecnico o scientifico, nonché su parecchia esperienza nello sviluppo di applicazioni e di siti web.

Altro lavoro molto ambito che non richiede il diploma di laurea è quello dell’assistente di direzione: anche qui tra prerequisiti necessari si individua l’esperienza, nonché la presenza di ottime doti organizzative.

Tra le altre professioni ben pagate alle quali è possibile accedere senza laurea ci sono poi le carriere come sistemista, come assistente medico sanitario e via dicendo, figure alle quali si affiancano le classiche professioni di parrucchiere, di estetista e così via, che in certi casi possono raggiungere stipendi interessanti.

Indubbiamente la laurea rappresenta un plus molto prezioso nel costruire una carriera lavorativa soddisfacente sotto tutti i punti di vista. Allo stesso tempo, è bene sottolineare che anche chi non ha frequentato l’università può mettersi alla prova sul mercato del lavoro.

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