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Edilizia: selezionare personale giusto per tagliare gli sprechi

L’edilizia sta uscendo con fatica da un lungo decennio di crisi, doppiamente logorata da mezzo secolo caratterizzato dall’abusivismo, dai condoni e da manovre tutt’altro che trasparenti. Per rinascere il settore ha bisogno di una riconversione economica che, di questi tempi, non può che essere allo stesso tempo anche ambientale. Il passaggio verso la cosiddetta edilizia circolare e green deve essere compiuto attraverso l’introduzione di nuove normative, l’adozione di nuove tecnologie, la creazione di nuovi network e l’apporto di nuove skills, mediante degli attenti processi di selezione di personale per l’edilizia per le imprese di qualunque dimensione.

Un nuovo paradigma

Di certo il passo verso un’edilizia che taglia effettivamente gli sprechi, quelli relativi al materiale che quelli relativi all’energia, non sarà né breve né facile. Anche perché il nostro Paese è in forte ritardo, da diversi punti di vista. Si pensi, per esempio, che l’Olanda, la Danimarca, la Germania e l’Irlanda riciclano tra il 91 e il 98% dei rifiuti conseguenti a costruzioni e demolizioni. In Italia, invece, questa percentuale è ferma al 9%: il gap da colmare è abissale, e questo è solo uno dei tanti esempi che si potrebbero fare.

Quello che serve è un settore edile con un nuovo approccio, di tipo industriale e quindi tecnologico, teso all’efficienza energetica e al taglio degli sprechi, e quindi alla circolarità dei materiali. Del resto è proprio in questa direzione che si stanno muovendo le migliori aziende a livello internazionale, grazie anche a degli attenti processi di selezione di personale per l’edilizia. Ma quali sono le professionalità indispensabili per compiere questo step?

Selezione di personale per l’edilizia: ecco i talenti dell’edilizia circolare

I recruiter specializzati nella selezione di personale per l’edilizia sono costantemente sulle tracce di esperti con competenze a livello di progettazione edilizia, impiantistica e urbanistica. Le figure chiave del recruiting nel campo delle green building sono dunque gli ingegneri specializzati, e quindi gli ingegneri civili, gli ingegneri elettrotecnici e via dicendo, con elevate skills nel campo delle progettazione di edifici a basso impatto ambientale, nonché di impianti per la produzione sostenibile di energia rinnovabile.

Alle professioni tradizionali con skills aggiuntive si sommano poi figure del tutto nuove nell’orizzonte della selezione di personale per l’edilizia, come per esempio i tecnici edili esperti nell’efficienza energetica, i quali sono chiamati monitorare le prestazioni energetiche a livello di cantiere, aggiornandosi di continuo circa le nuove tecnologie e i peculiari protocolli di certificazione ambientale ed energetica.

Negli ultimi anni è poi andata in costante crescendo la ricerca, da parte degli addetti della selezione di personale per il settore delle costruzioni, di energy manager. Si tratta di una figura trasversale ai vari settori, che può essere assunto da industrie del manifatturiero, da enti pubblici e, ovviamente, anche da imprese edili. Si tende a pensare che questa particolare figura professionale sia una novità degli ultimissimi anni, laddove invece gli head hunter del settore edile ed energetico sanno bene che il ruolo dell’energy manager nasce già negli anni Settanta, in seguito alla prima crisi petrolifera e quindi all’improvvisa diminuzione di flusso di petrolio. La necessità di avere un manager in grado di individuare e gestire delle fonti di approvvigionamento energetico alternativo esiste dunque da decenni.

Il suo ruolo si è evoluto molto nel tempo, acquisendo crescenti responsabilità ed entrando nei più svariati settori: al momento in Italia esistono oltre 2.000 energy manager (tenendo anche conto del fatto che, a partire dalla legge n. 10/1991, l’energy manager è una figura obbligatoria per tutte le realtà con un consumo energetico annuo superiore alle 10.000 TEP).

Da non confondere con l’energy manager è il facility manager, il quale punta sì anch’esso alla riduzione dei consumi energetici, ma partendo da un’altra prospettiva. Si tratta nella maggior parte dei casi di un ingegnere incaricato di adottare le migliori soluzioni tecnologiche per tagliare gli sprechi delle strutture, implementando i necessari impianti domotici.

Il cambiamento che le imprese edili italiane sono chiamate a compiere non è semplice, né sarà veloce. Per affrontarlo al meglio e per restare competitivi a breve e a lungo termine è necessario assicurarsi i migliori talenti, in grado di tradurre in realtà le nuove esigenze architettoniche ed energetiche: la nostra agenzia di ricerca del personale Adami & Associati è pronta a mettere a vostra disposizione i migliori recruiter specializzati nella selezione di personale per l’edilizia. Visitate la nostra pagina dedicata all‘head hunting per il comparto delle costruzioni!

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