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Categorie protette: regole a cui attenersi per selezionare il personale

Nel momento in cui un’azienda raggiunge il numero di 15 dipendenti, è obbligata dalla legge all’assunzione di personale delle categorie protette. È sbagliato, però, vedere questo passaggio unicamente come un obbligo di legge: come qualsiasi altra assunzione, si tratta in realtà di un’opportunità preziosa per far crescere ulteriormente l’azienda. Per questo motivo la selezione di personale categorie protette deve essere fatta puntando, come sempre, all’individuazione dei migliori talenti, senza lasciarsi spaventare dagli iter burocratici previsti dalla Legge 67/99. Per sfruttare al massimo questa opportunità, del resto, è fondamentale poter contare sull’aiuto di un’agenzia di head hunting con una divisione specializzata nella selezione di personale categorie protette.

Ma in cosa consiste, nello specifico, questo obbligo di legge, e come si applica?

La selezione di personale categorie protette e il collocamento obbligatorio

Prima di tutto va sottolineato che le persone che si possono iscrivere alle categorie protette sono molte. Si parla infatti di:

  • le persone in età lavorativa che, essendo affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali, sono in possesso di un’invalidità superiore al 45%;
  • i ciechi assoluti, nonché le persone con non più di un decimo a entrambi gli occhi;
  • gli invalidi del lavoro, con un’invalidità superiore al 33%;
  • i sordomuti;
  • gli invalidi di guerra, gli invalidi civili di guerra e gli invalidi per servizio con minoranze;
  • le persone che percepiscono l’assegno di invalidità civile con una riduzione a meno di un terzo della capacità lavorativa;

Rientrano nelle categorie di lavoratori svantaggiati anche:

  • gli orfani o i coniugi superstiti di lavori morti sul lavoro, in servizio o in guerra, o per l’aggravarsi dell’invalidità provocata da lavoro, servizio o guerra;
  • i figli e i coniugi di grandi invalidi di guerra, di servizio o di lavoro;
  • i profughi italiani rimpatriati;
  • i familiari delle vittime della criminalità organizzata e del terrorismo.

La Legge 68 ha l’obiettivo di agevolare l’entrata nel mondo del lavoro per tutti questi soggetti svantaggiati. Nello specifico, l’obbligo è tale per tutte le aziende che raggiungono il numero di 15 dipendenti. Più nel dettaglio, le aziende tra i 15 e i 35 dipendenti devono impiegare nell’organico aziendale almeno un lavoratore della categorie protette; le aziende tra i 36 e i 50 dipendenti devono invece impiegarne due, laddove invece le aziende con più di 50 dipendenti devono avere almeno il 7% dei lavoratori occupati appartenenti alle categorie protette. Si capisce dunque che la selezione di personale categorie protette è un processo fondamentale, per rispettare la legge e per essere certi di avere tra le proprie fila i migliori talenti.

Le sanzioni per le aziende che non avviano la selezione di personale categorie protette

Come detto, le aziende con 15 dipendenti sono obbligate ad avviare l’iter per la selezione di personale categorie protette. L’obbligo scatta fin da subito, ovvero nel momento stesso dell’assunzione del quindicesimo dipendente. Così come definito dal Decreto correttivo al Jobs Act (D.Lgs. n. 185/2016), che modifica quanto precedentemente riportato dalla Legge sul collocamento obbligatorio, le sanzioni scattano a partire dal sessantunesimo giorno dall’insorgere dell’obbligo, momento dal quale, nella fattispecie, l’azienda si ritrova a essere sanzionata di 153,20 euro per ogni giorno lavorativo ‘scoperto’, e quindi senza l’assunzione di personale delle categorie protette.

Si capisce dunque che la selezione di personale categorie protette è un’incombenza che, se dovuta, non può essere protratta nel tempo, per non andare a pesare gravemente sulle casse aziendali. Come detto all’inizio, questa disposizione deve essere vissuta come un’opportunità, e quindi affrontata come un processo di recruiting volto a inserire un nuovo talento in azienda, in grado di apportare le proprie competenze per incrementare il business dell’impresa. Non bisogna poi dimenticare, peraltro, che le categorie protette sono tipicamente portatrici di grandi benefici per l’azienda, a partire dalla motivazione e dalla passione per il lavoro.

La vostra azienda deve avviare la selezione di personale categorie protette? Affidatevi ai nostri consulenti specializzati: Adami&Associati può infatti mettere a vostra disposizione dei recruiter specializzati nell’assunzione del personale categorie protette migliore per la vostra azienda.

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