Il mercato del lavoro del 2018 è stato caratterizzato da un forte disallineamento tra domanda e offerta di lavoro. Stando ai dati del Rapporto Excelsior 2018 di Unioncamere e Anpal, la difficoltà di reperimento media è del 26%. In casi particolari, però, si raggiungono vette ben più alte: per gli specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche, si arriva infatti a punte del 62%. E proprio in relazione alla forte domanda di profili chimici, Carola Adami, A.D. della nostra società di head hunting, è stata intervistata da Repubblica.

I dati Unioncamere e Anpal sono serviti come base di partenza per un’indagine approfondita dei nuovi trend che interessano chi svolge e svolgerà la professione di chimico, professionisti che, come spiegato da Adami sulle pagine del quotidiano, «sono sempre più ricercati da imprese che appartengono ai più disparati settori, per le loro competenze tecniche che permettono di ricoprire con buoni risultati incarichi anche nella logistica, nel marketing, nelle vendite e nel customer care».

La stessa Nausicaa Orlandi, presidente della Federazione Nazionale degli ordini dei chimici e dei fisici, ha sottolineato la grande richiesta di professionisti specializzati nelle scienze chimiche. «Il 35% dei nostri iscritti lavora come consulente, la restante parte come dipendente in aziende o nel pubblico» ha spiegato Orlandi, specificando che «in ambito privato gli impegni maggiori avvengono nell’industria o nei grossi laboratori, mentre nel pubblico si evidenzia una recente apertura di posizioni, a cominciare dai nuovi bandi dell’Arpa (dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale) o come dirigenti in ambito sanitario, dagli esperti di patologia e tossicologia clinica a quelli in statistica».

Indubbiamente, la forte richiesta di chimici è in buona parte sorretta dalla crescente necessità delle aziende dei più diversi settori di intraprendere la via dell‘innovazione sostenibile, introducendo novità green sia a livello di prodotto che di processo. Grazie alle competenze di profili chimici, dunque, si punta a ridurre il consumo energetico nonché quello di materiali, e a utilizzare dei materiali riciclabili e riutilizzabili. Come ribadito da Adami anche sulle pagine di Repubblica, è in forte crescita anche la domanda di chimici esperti nella gestione dei rifiuti,  soprattutto «in risposta a una crescente sensibilità ambientalista da parte dei consumatori millennals».

Ci sono poi altre professioni ancora marginali che, però, stanno crescendo velocemente, reclutando un numero sempre maggiore di chimici. Si parla per esempio di chimici clinici esperti di teranostica, e quindi indispensabili per gli ospedali che vogliono usufruire di questo nuovo approccio alla medicina nucleare; o di consulenti chimici di porto, che hanno il compito di accertare la pericolosità delle navi che intendono attraccare, predisponendo le dovute misure in caso di carichi di materiali materiali esplosivi o nocivi. E ancora, chimici esperti sono richiesti anche nel campo del restauro delle opere d’arte, per capire quali materiali usare – a partire da un’attenta analisi delle sostanze già presenti sulle opere – per effettuare un restauro efficace e sicuro di manufatti antichi.

La ricerca e la selezione di personale chimico, quindi, interessa un numero crescente di aziende, anche e soprattutto in settori che, internamente, non hanno le conoscenze adatte per valutare efficacemente i candidati: se anche la vostra azienda sta cercando un profilo chimico, visitate la nostra pagina dedicata all’head hunting di professionisti chimici.

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