Ogni giorno milioni e milioni di curricula vengono inviati alle agenzie di ricerca e selezione del personale e alle aziende, sotto forma di autocandidature o in risposta a precisi annunci di lavoro. In molti casi, la mole di documenti arrivati rende del tutto impossibile, per i recruiter e in generale per gli uffici HR, visionare ogni singolo curriculum vitae. Ecco quindi che negli ultimi anni sono andate aumentando le aziende che, per scremare in modo preliminare la rosa dei candidati, si affidano a degli appositi software, sviluppati proprio per selezionare in modo automatizzato e veloce i cv dei migliori candidati. È dunque naturale domandarsi come scrivere il curriculum vitae pensando a questi speciali selezionatori.

Cosa cambia per il cv con i software di selezione

Cosa cambia con l’introduzione di questi particolari software in grado di scremare i curriculum vitae? Ebbene, il vantaggio per le aziende è immediato: in una situazione normale, infatti, il mucchio di curricula arrivati in azienda è spesso tale da renderne impossibile un’analisi complessiva e approfondita. Con i software per la selezione, questo panorama cambia – a prima vista – diametralmente: tutti i curricula vengono visionati non da un recruiter in carne ed ossa, ma da un programma appositamente sviluppato per decidere velocemente quali cv possono passare al secondo step della selezione e quali, invece, possono essere cestinati.

I vantaggi per le aziende sono chiari: da un lato viene risparmiato tantissimo tempo, evitando di bloccare una risorsa per giornate intere nella scrematura dei curricula; dall’altro, con questo sistema tutti i curricula vengono visionati, senza andare a congestionare il database aziendale di cv mai aperti.

Il problema è che si è ancora molto lontani dal poter parlare di software per la selezione che siano effettivamente affidabili. Certo, negli ultimi anni le applicazioni dell’intelligenza artificiale e del machine learning sono migliorate a dismisura, ma non si è ancora arrivati a dei risultati del tutto soddisfacenti. Chi dunque desidera capire come scrivere il curriculum vitae a prova di software deve capire che quest’ultimo non guarda realmente ‘cosa’ c’è scritto nel documento, ma ‘come’ è scritto.

I software per la selezione del personale funzionano a partire da un algoritmo che, semplificando al massimo, può esser visto come simile a quello di un motore di ricerca. Tutto dipende, quindi, dalle parole chiave usate in entrata e in uscita. Supponiamo, per esempio, che un’azienda stia ricercando un Sales Manager, e che dunque il rispettivo software sia al lavoro per scremare i cv raccolti per parole chiave come ‘sales manager’, ‘sales management’ e via dicendo. Partendo da questi presupposti, un algoritmo poco scaltro potrebbe finire per bocciare un ottimo curriculum vitae, nel quale non viene mai usata la parola ‘Sales manager’ quanto invece unicamente ‘Responsabile di vendita’. Questo esempio, per quanto semplice, dimostra  quanto sia importante scrivere il curriculum vitae pensando anche al software per la selezione: non bisogna dimenticare, infatti, che non si può sapere con certezza e a priori se una determinata azienda utilizzi o meno un ATS, ovvero, un applicant tracking system.

Resta il fatto che – stando a un sondaggio di CareerArc e Future Workplace – il 62% delle aziende che utilizzano dei programmi per la selezione afferma che è probabile che dei candidati qualificati vengano eliminati per errore dal processo di selezione. Nonostante questo, molte aziende continuano – e continueranno – ad affidarsi a dei software ATS: i vantaggi offerti da questa scrematura automatizzata sono infatti tali da poter chiudere un occhio sui probabili errori.

Deve quindi essere il candidato a muoversi di conseguenza, capendo come scrivere il curriculum vitae a prova di ATS.

Come scrivere il curriculum vitae per convincere un selezionatore robot?

Prima di tutto, bisogna sottolineare che il primo destinatario al quale bisogna pensare quando si impara a scrivere il curriculum vitae deve sempre essere il selezionatore ‘umano’. Si dà infatti il caso che, superato eventualmente la scrematura a opera del software ATS, il processo di selezione del personale passerà ovviamente nelle mani di classici recruiter. L’ottimizzazione per il software, quindi, deve essere qualcosa che si aggiunge a quanto già fatto per migliorare il curriculum vitae agli occhi del normale selezionatore.

Ecco, quindi, quali sono le cose da tenere a mente nel momento in cui ci si accinge a realizzare un cv che potrebbe essere analizzato da un software ATS.

  • Scegliere il carattere giusto: per prima cosa, bisogna accertarsi che il software in questione possa riconoscere il carattere usato per la scrittura del curriculum vitae. Per quanto riguarda i più moderni programmi è più che sufficiente non utilizzare dei font particolarmente rari o pittoreschi. Per programmi più anziani è invece bene evitare in generale tutti i font complessi, e quindi i caratteri Serif, come per esempio il famosissimo Times New Roman. Per andare sul sicuro, quindi, è bene scegliere un font Sans Serif.
  • Scegliere il formato giusto: in quale formato salvare e quindi inviare il curriculum vitae? Si è spesso portati a mandare i curriculum vitae in formato .pdf; pensando ai software ATS, però, sarebbe senz’altro meglio optare per un formato .doc o per un formato txt. Meglio evitare, inoltre, formati come .html e .odt (Open Office).
  • Chiarezza prima di tutto: la chiarezza è sempre stata uno dei requisiti fondamentali nella stesura dei curricula. Con l’entrata in gioco dei software per la selezione, l’importanza di questo aspetto è doppia.
  • Non esagerare con la lunghezza: tra i tanti fattori considerati dai programmi per l’analisi di cv vi è anche la lunghezza totale del documento. Non esistono regole assolute, ma sarebbe comunque meglio mantenersi entro le due pagine.
  • Non usare troppe immagini: fotografie, immagini, tabelle, grafici: tutto questo è di difficile comprensione per un software ATS. Molto meglio, quindi, ridurre al minimo indispensabile la presenza di elementi grafici che il programma potrebbe non capire, penalizzando il curriculum.

 

Questi sono gli aspetti principali da tenere in considerazione per capire come scrivere il curriculum vitae ideale da sottoporre a un programma per la selezione del personale. Se desideri un aiuto in più per quanto riguarda la stesura del cv, visita la nostra pagina dedicata al servizio di revisione e di restyling del curriculum vitae!

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