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Come affrontare un colloquio di lavoro, alcuni consigli

Come affrontare un colloquio di lavoro al meglio? Il primo suggerimento che ci sentiamo di dare, è considerarlo per quello che è: ovvero, un invito da parte di un potenziale datore di lavoro. L’interesse è  indagare e definire meglio la personalità, le doti e le skills del candidato.
Pertanto, non è necessario essere troppo in ansia e in allerta, in quanto – senza sminuirne l’importanza – si tratta comunque di un primo incontro di carattere conoscitivo da ambo le parti.

CURRICULUM VITAE AGGIORNATO E STILE DI SCRITTURA: PRIMI CONSIGLI

Detto questo, è opportuno prepararsi al meglio per favorirne l’andamento positivo. Innanzitutto portando con sé un Curriculum Vitae aggiornato, anche con i dettagli più recenti. Raccogliere più dati possibili inerenti al candidato è l’obiettivo di ogni colloquio lavorativo, quindi è bene giocare d’anticipo e rinnovare il CV. Se possibile corredandolo con una cover letter ed eventuali referenze.

Inoltre, per affrontare un colloquio di lavoro nella maniera più indicata, sarebbe opportuno sfoggiare un look curato ed elegante. Senza esagerare nemmeno sotto questo punto di vista, puntando a non apparire persone che preferiscono vestire in maniera troppo ordinaria o dimessa. Assodato dunque che non è l’occasione adeguata per vestire scollature, minigonne o canottiere, non bisogna neanche esimersi dal sciorinare un pizzico di classe e originalità. Per esempio, un buon metodo è prestare attenzione a dettagli e accessori come un banale punto luce o una cravatta particolare che possono rivelare qualcosa della propria personalità e carattere.

L’AZIENDA: MOSTRARSI INFORMATI

Oltre a curare  curriculum e aspetto, un altro aspetto fondamentale è avere più informazioni possibili sull’azienda per cui vi candidate. Questo atteggiamento farà infatti percepire all’intervistatore la vostra serietà e il vostro autentico interesse. Vi suggeriamo di visitare il sito web della società, consultare i report annuali e leggere qualche articolo della newsletter aziendale, in genere a cadenza mensile.
Altro punto importante consiste nel raccogliere ragguagli, notizie sulla sua struttura interna, sulla prassi e sulla filosofia aziendale. Rimanere aggiornati sulle notizie relative al settore in questione è un vantaggio da non sottovalutare, così come fare ricorso ai social media per meglio comprendere che tipo di immagine di sé l’azienda vuole trasmettere ai consumatori.

L’INCONTRO CON IL SELEZIONATORE: L’IMPORTANZA DEL LINGUAGGIO CORPOREO

Quando ci si presenta al selezionatore sarebbe giusto imparare strategie per mascherare il nervosismo che si palesa, per esempio, attraverso un modo di gesticolare troppo agitato o altri elementi del linguaggio non verbale, come la postura. A questo proposito, occorre tenere a mente di non accasciarsi, tenere le braccia conserte o le mani nelle tasche, bensì stare composti e tranquilli. Trasmetterete così fiducia, calma e serenità.

Quanto detto ha ancora più valenza se si considera il punto di vista scientifico: la mente umana impiega  circa dieci secondi per elaborare le prime impressioni riguardo ad una persona: un lasso di tempo marginale che va pertanto sfruttato al meglio. A maggior ragione quando si tratta di lavoro e relative opportunità.

LE DOMANDE DEL SELEZIONATORE: RISPONDERE CON CONSAPEVOLEZZA

La consapevolezza di sé è una caratteristica che di certo rende più semplice gestire in modo maturo e sicuro le domande che vengono poste. Durante un colloquio, questo tipo di autoanalisi potrebbe riferirsi a vari ambiti, fra cui: la capacità di ascolto, di prendere decisioni  in autonomia, la capacità di interagire con gli altri, i traguardi raggiunti e gli obiettivi professionali personali.

Per essere più disinibiti e sicuri nel momento decisivo esercitarsi su come rispondere alle domande più comuni ad un colloquio può essere un grande aiuto, così da risultare anche più incisivi. In genere la prima domanda costituirà una sorta di riepilogo dell’iter formativo e professionale del candidato. Pertanto consigliamo di prepararsi una breve presentazione di qualche minuto, fornendo dettagli sulla propria carriera, collegamenti tra i vari ruoli ricoperti, periodi, percorsi formativi svolti e hobby, interessi personali.
E’ fondamentale mostrarsi adeguati al tipo di figura e profilo tecnico ricercato, in modo da risultare in linea con gli obiettivi dell’azienda.
Tornando invece alle domande più frequenti, altri quesiti molto comuni sono i seguenti: “Quali sono le sue abilità?”, “Cosa sa fare al meglio?”, “Quali sono i suoi punti di forza e i suoi punti deboli?”, “Quali sono i principali traguardi da lei raggiunti?”, “Perché dovremmo scegliere proprio lei?” Pur non essendoci risposte corrette o sbagliate, precisiamo che ciò che conta è mostrare sicurezza, coerenza e capacità di ragionamento.  Eventualmente, porre domande pertinenti e rilevanti. Infine, quando ci si congeda dal selezionatore non bisogna mai dimenticare di ringraziarlo per il tempo che vi è stato dedicato.

Adesso conoscete alcuni step di preparazione. E’ certo che una simulazione di un colloquio lavorativo vi aiuterebbe ad aumentare le possibilità di riuscita. Noi offriamo questo servizio, per voi.

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