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Coaching aziendale, alcuni consigli per diventare il candidato perfetto.

Il Coaching aziendale: un valido aiuto per la tua carriera

La vita professionale rappresenta uno dei canali più significativi attraverso cui una persona rappresenta se stessa. Questo percorso, però, può conoscere varie fasi. I momenti di stasi possono, d’un tratto, sopraggiungere e portare ad una insofferenza di fondo. Il disagio molto spesso è scandito dalla routine della realtà lavorativa o di mancati riconoscimenti. Questo ingenera, in un primo momento, un crollo degli stimoli, fino a giungere poi ad una vera e propria insoddisfazione. Il tutto provoca una progressiva inespressione delle proprie capacità. Non è mai tardi, però, per rimettersi in gioco e ricominciare.

La presa di coscienza è il primo step, prendere in mano la situazione facendo seguire una serie di azioni protese alla ricerca è il passo immediatamente successivo.

Non sempre, però, è facile riuscire a orientarsi in un mondo così fortemente competitivo. Si ha bisogno di un supporto, di un vademecum che ci aiuti a tradurre in cambiamento effettivo le nostre aspettative. Il coaching aziendale, in tal senso, rappresenta un valido aiuto.

Esistono, infatti, diverse modalità messe a punto dal coaching aziendale che permettono di potenziare l’appeal in fase di colloquio e sul posto di lavoro. Vediamone alcune.

Modifica il linguaggio del corpo

Gli esperti di coaching aziendale concordano sul fatto che il linguaggio del corpo sia una meta-comunicazione forte tanto quanto la parola detta. L’eccessiva staticità davanti ad una scrivania o il fatto di assumere un atteggiamento timido nel modo di stare seduti durante le riunioni, ad esempio, rappresentano alcuni dei segnali negativi che potremmo evitare di mandare ai colleghi e alla dirigenza. I primi passi sono modificare il modo in cui ci muoviamo e la postura. Il linguaggio del corpo ci racconta: I gesti, la mimica facciale e il portamento concorrono a creare la percezione che gli altri hanno di noi. Pertanto, una stretta di mano vigorosa (senza esagerare) o la compostezza senza rigidità sono tutti segnali che concorrono a creare di noi l’idea di una persona affidabile e professionale.

Prenditi cura di te stesso

L’aspetto esteriore rispecchia come ci sentiamo dentro. La trasandatezza denota una rassegnazione di fondo, oltre che essere deleteria ai fini dell’immagine dell’azienda stessa. Iniziare a fare qualcosa per trovare più piacevole la nostra immagine può aiutarci a sentirci più sicuri di noi stessi, orientando, di conseguenza, anche le nostre azioni sul luogo di lavoro e più in generale anche nella vita.

Vestiti come un dirigente

Potremmo anche non essere l’Amministratore Delegato dell’azienda per cui lavoriamo, ma questo non significa che non possiamo vestirci come se lo fossimo. Questo aiuta a dare l’idea agli altri e a noi stessi di quanto valore abbia il lavoro che stiamo svolgendo. Questo piccolo accorgimento ci permette, di conseguenza, di modificare anche il modo in cui gli altri si relazionano con noi.

Sii solidale con i colleghi e motivali

Un ambiente motivato e positivo parte prima di tutto da noi. Il riconoscimento di un buon lavoro non è mai soltanto qualcosa che ci dovremmo aspettare, ma che dovremmo attuare noi in primis. Un sincero complimento rispetto alla prestazione di un collega rappresenta un rafforzativo per lui, ma concorre ad esserlo anche per noi. L’armonia dell’ambiente implementa il nostro modo di approcciarci a quel lavoro, potenziando le nostre stesse competenze.

Fai un elenco delle cose in cui sei bravo

Quando siamo depressi capita spesso di ripeterci che siamo incapaci. Se poi qualcuno ci critica sul posto di lavoro, amplifichiamo il senso di inadeguatezza e perdiamo di vista i nostri punti di forza. Per cercare di superare il momento di défaillance proviamo a fare un elenco di tutte le attività che svolgiamo ogni giorno sul posto di lavoro ed evidenziamo quelle che sappiamo fare meglio e per le quali abbiamo magari ottenuto un riconoscimento in passato. Questo servirà a riportare la nostra autostima ai livelli di normalità e a combattere la contingente difficoltà.

Tieni un diario dei complimenti

Proviamo a raggruppare le email in cui ci è stato fatto un elogio per il buon lavoro svolto ed inseriamole in un documento da guardare nei momenti più bui. Se invece riceviamo un complimento vocale faremmo bene ad appuntarcelo. Questo servirà ad attingere alle riserve della nostra autostima per rafforzare la consapevolezza delle nostre qualità.

Coltiva le tue passioni

Il lavoro non rappresenta l’unico canale attraverso cui esprimere se stessi. È molto importante ricercare all’esterno qualcosa che ci appassioni e che ci carichi positivamente. Questo, oltre che a fungere da sfogo nel quotidiano, delinea i contorni della nostra personalità, rafforzandone l’autopercezione e, di conseguenza, la sicurezza.

Ritrova supporto dagli amici

Mai dimenticare le persone che ci vogliono bene e che credono in noi! Una rete di sicurezza fatta da amici e figure importanti che, nei momenti difficili ci ricordano chi siamo è una delle strade per tornare a noi stessi tutte le volte in cui siamo capaci di perderci.

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