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10 consigli per un colloquio di lavoro

Per chi non ha mai sostenuto una job interview, e non vuole farsi cogliere impreparato. Per chi fino a oggi ha partecipato a dei colloqui di lavoro unicamente per piccole realtà, e che ora si appresta a sostenere un importante incontro con il recruiter di una grande azienda, magari di una multinazionale. Ma anche per chi in passato ha già affrontato parecchi processi di selezione del personale e, nonostante questo, vuole essere certo di migliorare le proprie performance. Per tutte queste persone, abbiamo deciso di raccogliere 10 consigli per un colloquio di lavoro con i fiocchi: buona lettura!

Il colloquio di lavoro

Prima di iniziare con i 10 consigli per un colloquio di lavoro perfetto, desideriamo presentare questo particolare evento a chi, fino a oggi, non ha mai affrontato una job interview. Per prima cosa, è sbagliato vedere questo incontro come un interrogatorio: si tratta invece di un dialogo tra recruiter e candidato, con il secondo che, pur dando la precedenza alle risposte, si può senz’altro permettere di porre delle domande al selezionatore. Va poi precisato che, soprattutto quando si parla di aziende medio-grandi, il colloquio di lavoro non è mai uno solo: si tratterà molto probabilmente, di un  processo conoscitivo basato su due, tre o persino quattro incontri. Al primo sarà presente solamente un selezionatore, mentre all’ultimo potrebbero essere presenti dei manager aziendali.

10 consigli pratici per un colloquio di lavoro

1 – Eliminare l’ansia

Certo, dirlo è facile. Eppure è proprio così: il peggior nemico, durante un colloquio di lavoro, è proprio l’ansia. È dunque necessario fare del proprio meglio per eliminare questo stato psichico, lavorando soprattutto sulla respirazione.

2 – Informarsi sull’azienda

Il giorno precedente al colloquio è decisamente il caso di ritagliarsi qualche ora per studiare l’azienda che ci ha contattato. Questo significa visitare il portale e scoprire la sua storia, i suoi prodotti e i suoi servizi, nonché individuare l’attuale CEO e – sfruttando magari LinkedIn – ripercorrere le tappe che lo hanno portato a quella posizione. Non è tutto qui: è molto utile anche ricercare delle notizie recenti sull’azienda, esaminando la sezione news del sito ufficiale o facendosi aiutare da Google. Tutto il materiale raccolto va letto con attenzione, memorizzando le informazioni chiave per non farsi trovare impreparati al colloquio di lavoro: in questo modo si potrà certamente stupire positivamente il selezionatore.

3 – Dire sempre la verità

Mentire durante un colloquio di lavoro non ha senso. Ottenere un nuovo lavoro con una menzogna vuol dire, potenzialmente, ritrovarsi a dover fare qualcosa che non si è in grado di gestire. Ma il problema inizia ancora prima, nel momento in cui il selezionatore individua la falsità.

4 – Esercitarsi nelle risposte

Prepararsi a memoria delle risposte ‘perfette’ alle eventuali domande del recruiter è del tutto controproducente: il selezionatore si accorgerebbe sicuramente dell’effetto ‘filastrocca’, difficilmente si riuscirebbe ad azzeccare le domande che verranno poste realmente e, come è noto, la memoria fa spesso brutti scherzi, soprattutto in situazioni potenzialmente stressanti. è però utile allenarsi nei giorni precedenti, immaginando di dover rispondere a domande del “come ti vedi tra 10 anni?”, “quali sono i tuoi maggiori difetti”, “perché dovremmo scegliere proprio te?”

5 – Migliorare la propria narrazione

Non è sempre facile presentare la propria esperienza professionale in modo breve, completo ed efficace. Meglio provare a raccontare la tua esperienza in 10 minuti, quindi in 5 minuti, e infine in 1 minuto. Non sarà facile, ma potrà essere utile in sede di colloquio di lavoro.

6 – Fare esempi pratici

Per capire chi si trova di fronte, il selezionatore avrà bisogno di esempi pratici. Non si deve per forza portare solo esempi legati ai propri successi lavorativi: qualsiasi tipo di esempio, come la propria reazione in occasione di un’emergenza in famiglia, può essere utile per delineare la propria personalità e il proprio modo di pensare e di agire.

7 – Evitare i grandi silenzi

Durante un colloquio di lavoro può essere difficoltoso anche rispondere alla domande più semplici. In ogni modo, meglio evitare di stare in silenzio: è preferibile pensare ad alta voce, per rendere partecipe il selezionatore del proprio modo di trovare una soluzione.

8 – Mai parlare male delle aziende passate

Qui non c’è nulla da chiarire: aziende, manager, capi, colleghi del passato non devono mai essere presentati sotto una luce negativa.

9 – Essere pronti a tutto

Soprattutto quando si tratta di realtà molto grandi, e quando si ha a che fare con un cacciatore di teste professionista, durante il colloquio di lavoro si dovranno affrontare dei piccoli test, i quali, per la loro stravaganza, potrebbero prendere in contropiede il candidato. Non è raro, per esempio, sentirsi porre domande come ‘Quanto pesa il Pirellone’? Ovviamente qui a essere importante non è la risposta, ma il modo che si sceglie per arrivare alla soluzione.

10 – Dedicare qualche minuto allo stipendio

Non è affatto raro, durante un colloquio di lavoro, sentirsi porre una domanda circa il proprio stipendio. “Quale salario dovrebbe corrisponderti l’azienda?”. Qui è fondamentale avere una risposta razionale. Non rispondere significa non attribuire un valore alla propria professionalità; chiedere una cifra molto alta potrebbe voler dire veder sfumare un’occasione, mentre una cifra troppo bassa potrebbe essere vista dall’azienda come un segnale di scarsa stima in sé stessi. Molto meglio, quindi, informarsi per tempo sugli stipendi medi per la propria figura, nonché sulle politiche retributive dell’azienda in questione.

 

Questi sono alcuni dei consigli per un colloquio di lavoro efficace, per aumentare le possibilità di fare una buona impressione. Chi vuole essere certo di sfruttare al meglio la propria occasione può inoltre richiedere il supporto di un esperto, attraverso una mock interview: si tratta della simulazione di un colloquio di lavoro con un vero recruiter professionista, il quale, al termine dell’incontro, darà al candidato tutti i consigli del caso per migliorare la propria presentazione, così da fare centro alla prossima job interview: per maggiori informazioni, visita la nostra pagina dedicata alla simulazione del colloquio di lavoro.

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