Una preziosa opportunità per inserire in azienda talenti interessati e motivati, nonché una dimostrazione del buon lavoro fatto a livello di employer branding: le autocandidature che arrivano in azienda possono essere molto utili e sono di volta in volta conferma del buon lavoro fatto. Per questi motivi, anziché lasciarsele alle spalle o eliminarle senza leggere, ogni azienda dovrebbe imparare a gestire le candidature spontanee in modo efficiente, per sfruttarle in modo efficace nonché per mantenere a un buon livello il proprio employer branding. Lavorando da tanti anni nel campo della ricerca e selezione del personale, però, sappiamo che fin troppo spesso le autocandidature vengono trascurate del tutto dalle aziende, con ovvie conseguenze negative. Vediamo quindi come gestire le candidature spontanee che arrivano in azienda nel modo corretto, per valorizzarle al massimo.
Perché sono un buon segno
Ci sono aziende che non hanno mai ricevuto delle autocandidature, altre che nel tempo ne hanno ricevute alcune, altre ancore per le quali questi messaggi sono un fatto quasi quotidiano. Ancora prima di vedere come gestire le candidature spontanee, è importante sottolineare quanto queste simboleggino il buon lavoro fatto dall’azienda stessa in fatto dei employer branding. Ricevere decine di autocandidature dimostra infatti che l’organizzazione viene vista dall’esterno come un luogo ideale in cui lavorare, come un’azienda in cui fare carriera in modo sereno e soddisfacente. Un risultato di questo tipo si raggiunge grazie a diversi fattori: pensiamo al passaparola positivo innescato dai dipendenti stessi, al successo della propria comunicazione online, alle effettive condizioni di lavoro positive garantite ai dipendenti, ai piani di welfare e via dicendo. Il fatto che un buon numero di autocandidature rappresenti un buon segnale per l’azienda, però, obbliga ancora maggiormente le aziende a impegnarsi a gestire le candidature spontanee in modo efficace: vediamo perché.
Perché vale la pena gestire le candidature spontanee
Ci sono diversi motivi per i quali è bene impegnarsi a gestire le candidature spontanee in modo regolare e attento:
- Per risparmiare sulla ricerca e selezione del personale: come è noto i processi di ricerca e di selezione del personale non ineliminabili per un’azienda che vuole crescere nel tempo. Non si può però trascurare il fatto che l’attività di recruiting presenta dei costi, i quali possono essere di diverso tipo. Se occuparsi della ricerca è direttamente l’azienda, si parlerà soprattutto delle ore impiegate dall’ufficio HR, dai responsabili o persino dal CEO o imprenditore; se invece a occuparsi della ricerca è un’agenzia di selezione del personale, in outsourcing, si parlerà di costi economici. Non ci sono dubbi: un’azienda con un buon employer branding, che attira un buon numero di candidature spontanee e mirate, potrà effettivamente risparmiare sulla selezione del personale, avendo già a disposizione alcuni candidati di partenza.
- Un elemento in più: per le aziende non è sempre facile capire tempestivamente di quali competenze si possono avere bisogno, soprattutto quando si parla di nuove tecnologie, ma non solo. Potrebbe infatti accadere che solo per mezzo di un’autocandidatura l’azienda si renda conto dell’opportunità di sfruttare una specifica competenza non ancora presente nel team: anche per questo è bene imparare a gestire le candidature spontanee in modo efficace.
- Background diversi: soprattutto quando ci si occupa direttamente della selezione del personale, senza coinvolgere nel progetto fin dall’inizio dei recruiter professionisti, si rischia di limitare eccessivamente la ricerca di talenti a un preciso background accademico e professionale, perdendo così l’opportunità di inserire nel team professionisti con tutte le competenze necessarie ma con visioni leggermente diverse. Perdere questi stimoli potrebbe essere molto negativo, e anche per questo non gestire le candidature spontanee può essere dannoso!
- Mantenere vivo l’interesse: come meglio si vedrà nei prossimi paragrafi, gestire le candidature spontanee non significa solo leggerle e memorizzarle. Vuol dire infatti anche dare dei feeback ai candidati, così da non deludere le loro aspettative nei confronti dell’azienda: il fatto di non gestire in modo efficace le autocandidature potrebbe infatti finire per danneggiare l’employer branding dell’azienda!
Come gestire le candidature spontanee che arrivano in azienda
Vediamo ora nel concreto come gestire le candidature spontanee che arrivano in azienda. Ecco alcuni consigli per iniziare nel modo giusto:
- Un’azienda che riceve o desidera ricevere più autocandidature dovrebbe indicare nel proprio sito web un indirizzo e-mail apposito per questo tipo di messaggi, aprendo una casella elettronica appositamente per le candidature spontanee o indicando l’indirizzo e-mail aziendale del responsabile HR;
- Nel caso in cui sul sito web aziendale non sia presente un indirizzo di posta elettronica specifico, le candidature spontanee arriveranno probabilmente all’indirizzo generico dell’azienda: in questo caso sarà bene ricordarsi di inoltrare regolarmente le autocandidature all’ufficio HR;
- I messaggi di questo tipo andrebbero non solo salvati, ma anche possibilmente catalogati, così da dividere i curricula vitae ricevuti in base ai ruoli per i quali i mittenti desiderano candidarsi;
- Sarebbe sempre bene, laddove possibile, rispondere alle persone che inviano la propria autocandidatura; in un processo automatizzato – pensiamo all’uso di un indirizzo e-mail specifico per le candidature spontanee – la risposta può essere automatica, con la semplice conferma della ricezione; sarebbe però bene fare un passo in più, con una conferma di ricezione “autentica”:
- L’ultimo passaggio per una gestione perfetta delle autocandidature ricevute in azienda potrebbe essere quello di inviare degli aggiornamenti trimestrali o semestrali alle persone che hanno deciso di candidarsi, inviando per esempio degli avvisi sulle posizioni aperte, delle news sugli sviluppi dell’azienda, e via dicendo, così da ottimizzare ulteriormente l’employer branding e mantenere viva la connessione con i candidati.
Come incrementare le autocandidature ricevute
Sicuramente gestire le candidature spontanee che arrivano in azienda seguendo i consigli visti qui sopra può essere prezioso per fare in modo di mantenere stabili o di incrementare nel tempo le autocandidature ricevute. Ma si può fare di più: è per esempio possibile creare una pagina apposita nel sito web aziendale, del tipo “Invia qui la tua autocandidatura”, o stimolare l’invio di autocandidature attraverso social media come LinkedIn o Facebook. Essere proattivi da questo punto di vista può fare una differenza enorme!