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Softskills più ricercate dalle società di ricerca personale

Oltre la semplice esperienza professionale

Sei davvero convinto che i tuoi titoli accademici e la tua esperienza professionale siano sufficienti per garantirti il lavoro dei tuoi sogni nel mondo dell’Industria 4.0? Forse è così, forse no: il tuo futuro professionale potrebbe dipendere anche da tutte quelle cose che il tuo curriculum vitae semplicemente non dice. Ad una società di ricerca del personale ovviamente importano i tuoi diplomi, le tue lauree, i tuoi stage, la tua carriera professionale… ma per proporre il tuo nome ad una delle sue aziende clienti la stessa società vorrà sapere qualcosa di più anche sulle tue soft skills: sei in grado di gestire un team di lavoratori? Sai essere creativo sul luogo di lavoro?

Un buon cacciatore di teste, dunque, vorrà conoscere nel dettaglio quali sono le tue peculiari abilità sociali, comunicative e gestionali, capacità e attitudini che possono davvero fare la differenza nel processo di selezione del personale. E tu, come sei messo quanto a soft skills? Ma ancora più importante: sai quali sono le soft skills maggiormente richieste?

L’importanza delle referenze per le società di ricerca del personale

Il problema è che, molto spesso, i candidati non si rendono conto dell’importanza di una o più soft skills oppure, ancora peggio, non sanno individuare i propri punti di forza e le proprie debolezze. Pensi di essere in grado di adattarti con resilienza ad ogni difficoltà?

Sei convinto di avere delle buone doti manageriali? Cerca nelle tue esperienze professionali passate la risposta a queste domande, e sii il più sincero possibile: molto probabilmente, infatti, la società di ricerca del personaledomanderà delle referenze al tuo ex datore di lavoro. E quest’ultimo, molto probabilmente, fornirà un quadro oggettivo delle tue skills, le quali non potranno essere completamente diverse da quelle da te dichiarate nella lettera di presentazione o durante il colloquio di lavoro.

Le 5 soft skills più ricercate e le 5 più comuni

Ma come puoi migliorare le tue soft skills agli occhi di una società di ricerca del personale e soprattutto del tuo potenziale datore di lavoro? Prima di tutto devi individuare le capacità maggiormente richieste  per la posizione lavorativa desiderata. A questo proposito, può essere interessante notare che SkillSurvey – un’applicazione online a pagamento che analizza le lettere di referenze dei candidati – dopo migliaia e migliaia di analisi, ha individuato quali sono le soft skills sulle quali chi ricerca un’occupazione dovrebbe maggiormente puntare: fiducia in se stessi, comunicazione, esperienza, conoscenza e gestione del tempo.

Come ha spiegato Cynthia Hendricks, Chief Analytics Officer di SkillSurvey, «questa ricerca non dice necessariamente che i candidati difettano in queste skills, ci dice piuttosto che sono queste le aree più comuni in cui i manager individuano delle aree di miglioramento». La stessa ricerca ha poi individuato quali sono le skills che vengono riconosciute con maggiore ricorrenza ai lavoratori all’interno delle lettere di referenze: si parla quindi di impegno, di affidabilità, di capacità di lavorare in team, di attenzione per il dettaglio e di avere un atteggiamento positivo.

Le 10 soft skills più importanti nel 2020

Per conquistare l’attenzione di una società di ricerca del personale, dunque, è necessario individuare i propri punti deboli e lavorare sulle soft skills che maggiormente caratterizzano l’occupazione desiderata. Ma questi requisiti non sono ovviamente destinati a restare immobili nel tempo, tutt’altro: a sottolinearlo è stato uno studio del World Economic Forum, “The Future of Jobs, nel quale tra le altre cose sono state sottolineate le skills più importanti nel mondo del lavoro nel 2020.

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Come puoi vedere, il World Economic Forum stima che nell’arco di un quinquennio le soft skills maggiormente ricercate possano cambiare concretamente. Rimarrà immutata la prima posizione: a farla da padrone, anche nel 2020, sarà la capacità di Problem Solving. Ma a destare maggiore interesse è la scalata della Creatività, che dal 10° posto del 2015 conquista il podio: in uno scenario dominato da nuove tecnologie, nuovi prodotti e nuovi metodi lavorativi, dunque, essere più creativi sembra essere un benefit molto apprezzato dalle aziende e dalle società di ricerca del personale. In un’industria sempre più caratterizzata da robot e computer, in effetti, un tratto distintivo dell’elemento umano deve essere per forza di cose proprio la creatività.

Le nuove attitudini della Quarta Rivoluzione Industriale

Andiamo dunque verso la robotica più avanzata, il trasporto autonomo, l’impero dell’Internet of Things e del Cloud. Non deve quindi sorprendere che una buona parte delle skills richieste dalle società di ricerca del personale sia destinata a mutare insieme al contesto lavorativo di riferimento. Nel modello stilato dal World Economic Forum, perde per esempio importanza l’attitudine alla Negoziazione, che dal 5° posto del 2015 crolla al 9° posto nel 2020: d’altronde, con l’avvento dei Big Data, l’ausilio delle macchine all’interno dei processi decisionali renderà sempre meno fondamentale l’istinto e l’esperienza degli addetti.

L’Ascolto Attivo, considerato oggi come una delle skills più importanti, scomparirà del tutto, rimpiazzato dalla new entry Intelligenza Emotiva, ovvero il saper riconoscere le emozioni proprie e altrui. Insieme al Problem Solving e alla Creatività, nei candidati perfetti si ricercherà anche uno spiccato Pensiero Critico: all’Industria 4.0 non servono altri robot, di quelli ce ne saranno già a iosa. Occorrono invece persone capaci di capire e rielaborare in modo critico le informazioni necessarie allo svolgimento del proprio lavoro. Si conferma ovviamente molto importante la capacità di Gestione delle Persone, ovvero l’abilità manageriale di far funzionare a dovere il proprio gruppo di lavoro. Non tutti però devono essere per forza di cose dei leader: non a caso, al 5° posto, il World Economic Forum cita la capacità di Lavorare in Gruppo, essenziale per la buona riuscita di ogni singolo progetto lavorativo.

Conclusione

Le nuove tecnologie sono destinate a rivoluzionare il mondo in cui viviamo e lavoriamo: alcune professioni muteranno rapidamente, altre scompariranno, e altre ancora nasceranno sulle loro ceneri. Per tenere il passo, i lavoratori dovranno aggiornare le proprie competenze, ma non solo. Come abbiamo visto, infatti, sempre più importanza viene attribuita alle soft skills: sottovalutarle, dunque, sarebbe un grande errore, sia per i candidati che per i futuri datori di lavoro.

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